martedì 28 aprile 2009

Il Totano, questo sconosciuto

Il richiamo del mare sembra non conoscere confini. Neppure di natura economica. Si sta infatti cercando di quantificare a quante migliaia di euro ammonti il finanziamento per la ricerca sui totani e sul loro rapporto con la specie umana che da millenni popola le Eolie.
Il programma di ricerca, portato avanti tramite l’Università degli Studi di Messina (dipartimento biologia marina), è inserito nel POR Sicilia 2000-2006 ed è stato denominato “Gladius – Molluschi Cefalopodi Teutoidei (Totani): Valutazione dell’attuale risorsa di pesca nell’arcipelago delle Eolie”.
«Ogni centesimo stanziato dagli Amministratori eoliani – ci ha spiegato Ettore Paranza, docente di Ittiologia comparata – costituisce un grande investimento per la ricerca di qualità. Pochi si rendono conto che il valore economico del prodotto e la richiesta di mercato vanno ben oltre le esigenze locali. Come si suol dire: lasciatene un po’ anche agli altri, perché a voi i totani bastano ed avanzano!
«Ci tengo che si sappia: con questi finanziamenti abbiamo fatto tutta una serie di esami istologici sulle ovaie e sui testicoli di alcuni totani presi a campione. I risultati ci daranno indicazioni utili sul periodo riproduttivo e sul raggiungimento della prima maturità sessuale».

Scusi professore, ma questo a cosa servirebbe?
«Presto detto! Mai sentito dire: “Tu sei quel che mangi”? Un detto calzante per la nostra situazione sociale. Gli isolani, che occupano questi luoghi da chissà quanti secoli, si sono nutriti di totani da sempre. A questo punto, non è azzardato pensare ad una simbiosi tra le due specie viventi, che sono andate avanti in un rapporto di amore-odio. Ecco il perché del grande interessamento degli Amministratori, che vogliono appurare quanto ci sia di concreto in certe manifestazioni dei propri concittadini».

Quale sarà, allora, il prossimo passo delle vostre ricerche?
«Vede, certe estrinsecazioni sociali hanno molto allarmato i sociologi. Noi siamo convinti che l’esagerata produzione di testosterone in un certo numero di uomini o l’eccessiva precocità sessuale di alcune donne, siano dei fenomeni direttamente riconducibili all’alterazione dell’habitat dei cefalopodi di cui si nutrono. Per dimostrare questa tesi occorre provare, tramite opportuni esami, che ci siano effettivamente delle connessioni tra la vita sessuale dei totani e quella degli eoliani. Ovviamente, per fare questo, sarà necessario stanziare altri fondi per la ricerca».

5 commenti:

  1. Secondo il mio modesto parere sono soldi sprecati! Si sa che il totano è dentro di noi da sempre. L'Eoliano DOC nasce come totano e durante la sua esistenza si trasforma fino a morire Eoliano. Basterebbe fare dei test del DNA ad alcuni eoliani che hanno ancora oggi delle ediventi attinenze con questa specie animale. La ricerca potrebbe anche estendesi all'estero, mi permetto di suggerirvi alcuni nomi che potrebbero rilevare interessati risultati:
    - Il Sig. Angel Totanus di Menphis, magnate del settore ittico internazionale, oppure
    - il Dr. Anthony U'pruppus di Oklahoma, noto e famoso ingegnere di fama internazionale.
    Un lettore fedele del "Cantaro", naturalmente eoliano DOC

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  2. generalmente i totani più grossi si pescano a malfa! non c'è un detto ..... i totani da marfa

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  3. non mi risulta, sei male informato, caro lettore del cantore il detto popolare dice.... "I babbi da Marfa" e non "I totani da Marfa" e credimi c'è una bella differenza!!

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  4. ma siti sempre babbi o totani di funno....
    p.s.: perchè salina non fa parte dello stato albanese? siete la vergogna delle eolie......, non solo..... fate anche schifo........
    un liparuoto doc

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  5. nuovo decreto anti-immigrazione: non fate entrare i salinari ha lipari..... sarete denunciati alle autorità competenti

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