
La bocciatura delle organizzazioni ambientaliste è arrivata netta e inattesa.
A dare più forza alla protesta, un’attivista si è immersa sul fondale (come documenta la foto) esponendo un cartello contro l’effettuazione dell’operazione.
“La distruzione delle praterie di Poseidonia – ci dice l’attivista – crea grossi e irreversibili danni alle coste, in quanto favorisce l'erosione dei litorali sabbiosi. Cosa che per altro sta avvenendo in molti tratti del litorale costiero ad altissimo valore turistico-balneare ed ambientale.
“Non escludiamo azioni clamorose in vista dell’inizio dei lavori di costruzione del porto rifugio di Scalo Galera”
Il Cantaro seguirà l’evolversi della situazione riportando, come sempre, tutte le opinioni al riguardo senza faziosità, cercando nel suo piccolo di contribuire ad aumentare la confusione nella già confusa testa di chi legge.
Certo che se il buongiorno si vede dal mattino…..ne vedremo delle belle.
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