
Si estende su una superficie di 1521 ettari, ricadenti nei comuni di Leni, Malfa e S. Marina Salina.
Salina è la più verde delle Eolie, la più alta, la più ricca di uccelli nidificanti e di piante: ed è stata la prima isola dell'arcipelago ad essere tutelata con l'istituzione della Riserva.
Purtroppo il disinteresse delle tre Amministrazioni, i conflitti continui tra l’Ente gestore ed il Corpo Forestale, oltre alla scarsità di fondi, hanno fatto sì che a 25 anni dalla sua istituzione il bilancio in termini di fruibilità e di opportunità di lavoro sia completamente negativo.
A peggiorare ulteriormente le cose è sopravvenuta la scadenza dei contratti di affidamento dei terreni comunali al demanio forestale.
La restituzione ai Comuni di questi terreni ha avuto come conseguenza l’abbandono di ogni manutenzione, in quanto i Comuni stessi non hanno soldi sufficienti allo scopo, e la sensibile diminuzione di manodopera degli operai forestali, poiché il bacino di intervento si è notevolmente ridotto.
I Comuni potrebbero riaffidare i terreni alla gestione della Forestale, ma nessuno se ne occupa.
E così questo patrimonio naturale lentamente decade, i sentieri sono sempre più abbandonati, i rifugi chiusi o ridotti in condizioni di degrado e la pulitura dei viali parafuoco è sempre più rara.
Eppure questa è l’isola verde, il fiore all’occhiello che ad ogni occasione i nostri amministratori e tutti noi vantiamo orgogliosi.
Ma negli anni le inadempienze e l’evidente ostracismo delle amministrazioni (a turno) hanno costretto la Regione ad affidare la sua gestione, per farla sopravvivere, alla Provincia Regionale di Messina. Con la conseguente estromissione dei Comuni dell’isola.
La loro miopia però è anche un atto di accusa per tutti noi, che dovremmo porre con forza il problema e non limitarci a qualche discussione sporadica o peggio ancora abbandonarci ai soliti lamenti.
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