
Com’è ormai nel suo costume, il Cantaro dà voce a tutte le opinioni, pubblicando volentieri la replica del sindacato autonomo del SAUTA-FOS alle accuse del Sindaco di S.Marina Salina.
«La prima osservazione che ci viene in mente rispetto a queste accuse, è il fatto che nessuno parla mai dei progressi compiuti dal servizio di recapito della posta in questi anni o ricorda qual era il lavoro dei postini al tempo in cui si trasportava la posta su un bastone in spalla oppure a dorso di mulo.
«Oggi sembra essere passati all’esagerazione opposta: dove sta scritto che dobbiamo ricevere la posta ogni giorno? Se arriva una volta a settimana non va bene?
«Perché, se si aspetta un pacco o una raccomandata, tutto deve essere recapitato a domicilio invece di essere ritirato all’ufficio postale?
«E ancora, perché se staccano il telefono, la luce o il gas, invece di dire che la bolletta non si è pagata per mancanza di soldi si dice, al contrario, che non è stata mai ricevuta?
«Tutti sappiamo che il postino bussa sempre due volte prima di riportare la posta in ufficio. Non tutti sanno, però, che la macchina per pagare i bollettini s’inceppa e che la banda è troppo stretta.
«Anche sui disservizi c’è molta disinformazione; la posta è regolarmente raccolta in una stanza e non c’è alcuna “montagna”, perché per fortuna l’ufficio è grande e la si può “spalmare” per tutta la stanza.
«È l’Azienda, invece, che alimenta la pratica dell’accumulo di queste “ montagne di carta”, perché il sistema di produttività introdotto prevede incentivi per i postini che caricano i motorini oltre i trenta chili di ordinanza previsti.
«E così è più conveniente uscire una volta alla settimana con 40 chili di posta, piuttosto che ogni giorno con poche lettere e dunque poco guadagno.«Questi sono i fatti che nessuno dice. Per questo diciamo BASTA: siamo esasperati!»
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