giovedì 9 aprile 2009

È tutto un movimento… di liquidi!

Ahhh, le isole… Un paradiso in terra. Un’oasi di pace, in questo mondo segnato sempre più da delle piaghe che sfuggono ad ogni controllo.
Luogo talmente paradisiaco che tanti poveri imprenditori, i quali piangono sempre la propria miseria e paventano un’immediata iscrizione al Registro dei Poveri, riescono ad andare avanti grazie a quelle piccole cose che ormai, nel resto del globo terracqueo, risultano dimenticate per sempre. Grazie a settori come l’artigianato e l’agricoltura, infatti, questi poveri ricchi del nuovo millennio riescono ad sopravvivere.
“Se non fosse per quei quattro capperi raccolti dai miei familiari…” dice ogni tanto qualcuno di loro, trattenendo a stento le lacrime.
C’è invece chi, essendo maggiormente sensibile per natura, si lascia andare a pubblici piagnistei che sfociano nel dramma greco, con tanto di capelli strappati, soprattutto quando le municipalità si ricordano di chieder loro un contributo per la comunità. Leggi: pagamenti dovuti!
Ma dovuti a chi? A cosa? Se uno sta buttando sangue, come ci si permette di andarlo a martoriare con dei ricatti che potrebbero apparire anche morali?

E così, nonostante il dolore, che affligge come un’eterna spina nel fianco, si cerca di far fruttare quei pochi spiccioli, dandosi alla costruzione edile. Un modo per dar da mangiare anche agli ancor più miseri braccianti. Una manovalanza a cui non basta più lavorare in nero tutto l’anno e percepire una cospicua disoccupazione.
I liquidi, così, vengono immessi nel sistema economico insulare e in un modo o nell’altro torneranno nuovamente nelle tasche dei soliti poveri imprenditori… che sapranno bene come meglio impiegarli, per l’ennesima volta.
Curve sfregiate, montagne sventrate… Ennesima dimostrazione di un dramma, di una sofferenza nemmeno troppo latente.
E poi, durante l’estate, come convogliare gli scarichi di quelle abitazioni che non hanno un pozzo nero? Dove far scaricare queste case, che purtroppo non sono affatto a norma di legge? Ma ovviamente nel mare, dove c’è tanto spazio e non si affligge nessuno con i cattivi odori!
Le Eolie sono un luogo a vocazione turistica? Scusate, ma chi lo dice che per essere definita “turistica”, in una determinata zona bisogna farci per forza il bagno? Non bastano ristoranti e alberghi per attirare la gente? E poi, in caso, bisogna sguazzare proprio dove scarichiamo noi?
Ma diciamocelo: è comunque roba biologica!
L’acqua è una melma, ci sono insetti enormi mai visti prima che pungono e fanno danni alle persone? Pura fantasia, tipica delle menti complottistiche ed anti-progressiste.
Comunque sia, l’ambiente muta il suo aspetto di volta in volta e bisogna accettarlo, senza allarmismi che farebbero scappare i turisti, cioè quella che si dice sia la nostra unica risorsa (ma non c’era anche l’agricoltura e l’artigianato?? Boh!).
Non c'è niente da fare: è tutto un movimento di liquidi!

1 commento:

  1. Una considerazione:
    Il mare è talmente grande, mitivo per cui non vedo perchè non possa ricevere anche questo tipo di liquido! e poi l'importante è respirare l'aria sana e pulita soprattutto qunado la direzione è quella che proviene da Milazzo. Pertanto non creiamo falsi allarmismi.

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