Un paio di giorni fa, come riportato sulle pagine di alcuni illustri quotidiani provinciali, sembra che una turista francese che viaggiava a bordo della motonave “Lady M” (Lady Mary) diretta a Palermo, si sia improvvisamente spogliata e come se ciò non fosse bastato, l’improvvisata spogliarellista, avrebbe gettato i propri indumenti in mare rimanendo irrimediabilmente come mamma l’aveva fatta.Ad un certo punto, avrebbe tentato persino di gettarsi dal mezzo in corsa.
Immediato l’intervento dei marinai, che hanno fatto di tutto per coprirla, come si suol dire, a mani nude.
Ma in realtà pare che la turista avesse sbagliato battello. Quello di giusto, infatti, doveva essere il “Lady G”(Lady Godiva), sul quale avrebbe avuto modo di mettersi a proprio agio.
A quanto pare, il “Lady G” è di sovente frequentato da esponenti politici, insospettabili e non.
La linea era la medesima del “Lady M”: quella per il capoluogo siciliano. Ma a fare la differenza, era una piccola lettera dell’alfabeto! Ecco spiegato l’errore marchiano dell’avvenente francese.
Una volta capito di aver sbagliato, la turista ha tentato di buttarsi a mare e di fare ritorno con le proprie forze, avvertendo una inevitabile sensazione di disagio.
Ma trattenuta dalle amorevoli cure dei marinai, la donna ha comunque deciso di raggiungere la propria meta. O Palermo o morte!
La turista, al suo arrivo al porto di Palermo, è stata accolta da una folla di curiosi che ha cercato di raggiungerla, costringendo le forze dell’ordine ad usare le maniere forti per riportare la calma in una folla ormai in preda all’eccitazione.
Questo episodio conferma come questo fenomeno dei “festini” sia ormai una pratica consolidata in determinati “ambienti”, ma dimostra anche come, frequentando certi giri, alla fine si rischi di ritrovarsi senza mutande.

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