
La risata, così come il sorriso, sono processi in cui, in risposta a un determinato stimolo che viene percepito “comico”, si produce un vissuto di piacere.
Tra i singoli individui esiste una estrema variabilità sia nel modo di articolare le risate, sia nella maggiore o minore suscettibilità agli stimoli umoristici. Quest'ultimo aspetto è correlato sia alle proprie disposizioni personali, sia all'ambiente in cui si è stati allevati.
Inoltre, più le abilità cognitive e intellettive sono affinate, tanto maggiore sarà la preferenza per un numero più ampio di stimoli umoristici e per una loro più profonda complessità.
Se avete seguito il nostro blog, divertitevi a scoprire a quale personalità appartiene il vostro “sens of humour”:
Gli estroversi: preferiscono le battute semplici e a sfondo sessuale.
Gli introversi: le battute più complesse e le storie non a sfondo sessuale.
I fatalisti: prediligono l'umorismo aggressivo, che si esprime, ad esempio, in commenti contro particolari gruppi, classi sociali o categorie professionali, che li fa sentire superiori e consente loro di scaricare le tensioni.
Gli innovatori: apprezzano lo humour a sfondo sfumato, incerto e passibile di interpretazioni differenti.I depressivi: si definiscono poco spiritosi, ridono raramente, preferiscono la comicità basata sull'equivoco e tendono a ridere in situazioni imbarazzanti.
Gli esaltati: si definiscono spiritosi, ridono compiaciuti della battuta, gesticolano e percuotono con entusiasmo tutte le persone vicine, coinvolgendole in una ilarità collettiva simile alla pazzia.
Gli esuberanti: preferiscono fare ridere, in quanto gradiscono essere al centro dell'attenzione. Amano gli articoli comici, la satira sportiva.
I carismatici: preferiscono lo “humour passivo”, cioè le situazioni in cui gli altri li facciano ridere, gli stimoli umoristici basati su situazioni ambigue, i giochi di parole, l'autoironia, la satira politica e gli eventi buffi della vita quotidiana.
I conservatori: non amano lo humour basato sulle incongruità e a connotazione sessuale, che spesso sfocia nei “nonsense”.