lunedì 29 giugno 2009

Il Cantaro-test: scopri a quale personalità appartiene il tuo “sens of humour”.

La risata è un comportamento istintivo, programmato dai nostri geni e governato dalla parte più primitiva del nostro cervello.
La risata, così come il sorriso, sono processi in cui, in risposta a un determinato stimolo che viene percepito “comico”, si produce un vissuto di piacere.
Tra i singoli individui esiste una estrema variabilità sia nel modo di articolare le risate, sia nella maggiore o minore suscettibilità agli stimoli umoristici. Quest'ultimo aspetto è correlato sia alle proprie disposizioni personali, sia all'ambiente in cui si è stati allevati.
Inoltre, più le abilità cognitive e intellettive sono affinate, tanto maggiore sarà la preferenza per un numero più ampio di stimoli umoristici e per una loro più profonda complessità.
Se avete seguito il nostro blog, divertitevi a scoprire a quale personalità appartiene il vostro “sens of humour”:

Gli estroversi: preferiscono le battute semplici e a sfondo sessuale.
Gli introversi: le battute più complesse e le storie non a sfondo sessuale.
I fatalisti: prediligono l'umorismo aggressivo, che si esprime, ad esempio, in commenti contro particolari gruppi, classi sociali o categorie professionali, che li fa sentire superiori e consente loro di scaricare le tensioni.
Gli innovatori: apprezzano lo humour a sfondo sfumato, incerto e passibile di interpretazioni differenti.I depressivi: si definiscono poco spiritosi, ridono raramente, preferiscono la comicità basata sull'equivoco e tendono a ridere in situazioni imbarazzanti.
Gli esaltati: si definiscono spiritosi, ridono compiaciuti della battuta, gesticolano e percuotono con entusiasmo tutte le persone vicine, coinvolgendole in una ilarità collettiva simile alla pazzia.
Gli esuberanti: preferiscono fare ridere, in quanto gradiscono essere al centro dell'attenzione. Amano gli articoli comici, la satira sportiva.
I carismatici: preferiscono lo “humour passivo”, cioè le situazioni in cui gli altri li facciano ridere, gli stimoli umoristici basati su situazioni ambigue, i giochi di parole, l'autoironia, la satira politica e gli eventi buffi della vita quotidiana.
I conservatori: non amano lo humour basato sulle incongruità e a connotazione sessuale, che spesso sfocia nei “nonsense”.

sabato 27 giugno 2009

Le strade di Salina: uno spettacolo della natura

Le strade di Salina, che spettacolo della natura! È proprio vero: Salina è l’isola verde per eccellenza, un posto ove la natura cresce incontaminata ed avanza, invadendo tutto pacificamente, senza colpo ferire.
Qualcuno magari pensa alle difficoltà da superare per ammirare tutto ciò, ma non è così; è una bellezza a portata di tutti. Basta percorrere le strade per immergersi in un rilassante tunnel verde, in un gioco di riflessi e di luce che stordisce e fa capire quanto potente sia la natura.
Alcuni sostengono che bisogna pulire i margini delle strade, spazzare via tutto.
Ma perché rinunciare, mentre sei per esempio in motorino, alla puntura di una spina di rovo o al solletico gentile di un cardo selvatico, al buffetto sul viso di un ramo di finocchio “spicato” o all’abbraccio gentile delle margheritine gialle che sembrano inchinarsi al tuo passaggio.
Perché rinunciare a giocare con la natura, a quel zigzagare in mezzo alla strada per scansare rami e piante che si parano davanti, all’imprevisto che ti aspetta dietro una curva.
Certo, un po’ di rischio c’è… ma con un po’ di attenzione e di fortuna si può vivere un’esperienza unica, una “full immersion” da Lingua a Rinella e viceversa.
Ma d’altra parte questo è un paradiso, dove la vegetazione e tutte le specie endemiche non possono non mostrare la loro bellezza.
Un posto dove accanto alle piante più forti vengono difese anche quelle più piccole e delicate, che in altri posti verrebbero strappate via.
Chiediamoci, allora, quanto potrà durare ancora tutto ciò e soprattutto cerchiamo di non farcelo portare via.

venerdì 26 giugno 2009

Amministrazione C.I.T.I.S.: fumata bianca!

Finalmente! Dopo mesi in cui le attività turistiche di Salina vivevano in un limbo perenne, è stato insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione.
Nuovo per modo di dire, perché i componenti sono praticamente gli stessi. Ennesima dimostrazione di giochi fatti in partenza, di nepotismo che se ne infischia della meritocrazia e di falso perbenismo che maschera un’annosa ipocrisia di fondo!
Ma tant’è… Anche qui, nessuno ha osato protestare.
Ora però non ci sono più scuse: l’Assemblea si è finalmente espressa e quindi adesso si attendono i nuovi orari e i progetti di rilancio del servizio. Immediatamente.
Gli albergatori e i ristoratori sono sempre più preoccupati e l’impegno economico profuso in tutti questi anni rischia di svanire, se i trasporti pubblici non iniziano finalmente a comportarsi come tali. E cioè a funzionare.
Il Responsabile dell’Ente, al momento di sottoscrivere i propositi per i prossimi anni, si è dovuto per forza esprimere, seppur controvoglia: «Quest’anno ci sarà la corsa per il tramonto. Visto che è richiesta da più parti e che sembra effettivamente essere un buon mezzo per migliorare e garantire la circolazione dell’utenza, sia turistica che locale, il C.I.T.I.S. si impegnerà a mettere una corsa per Pollara quando tramonterà il sole e probabilmente una verso Lingua per vedere l’alba, in modo da non scontentare nessuno. Sarà compito del personale del Consorzio a ciò preposto informarsi sugli orari solari e quindi farne partecipe l’utenza. Ma non posso promettere nulla per quando sarà nuvoloso» ha concluso il Responsabile del Consorzio, gelando tutti. «Il maltempo è sempre dietro l’angolo e l’estate si presenta piena di incognite. Mi auguro che gli imprenditori di Pollara e di tutta Salina se ne facciano una ragione».
Il Responsabile se ne è andato visibilmente contrariato e ha addirittura fatto dei segnali poco simpatici mentre gli si chiedevano informazioni su un possibile servizio per le due montagne gemelle.
È certo comunque che il Presidente ha in serbo un colpo a sorpresa: si mormora, infatti, di un incontro con il prof. Anthony Zampella in vacanze alle Eolie. Il regalo potrebbe essere proprio l’Idro-bus. Un’idea lungimirante quella di rilevarne la licenza d’uso, che lancerebbe il Consorzio nel futuro, rendendo più flessibili le tratte e mettendo fine alle lamentele dei vari Comuni che a turno si dichiarano penalizzati dagli orari.

giovedì 25 giugno 2009

Malfa -Banca Nuova: finalmente l’inaugurazione

Dopo le disavventure occorse al Direttore della filiale salinese di Banca Nuova, riportate con dovizia di particolari su queste pagine, oggi si è registrata l’inaugurazione del nuovo edificio.
Ancora visibilmente scosso dall’incidente, il Direttore si è dimostrato un padrone di casa esemplare. Vestito di tutto punto, tirato a lucido come si deve, sorrideva ed offriva pasticcini ai clienti.
In prima mattinata veniva anche offerta la Malvasia locale dei principali fornitori di denaro contante della banca stessa. Un modo elegante per dimostrare loro la propria riconoscenza.
A terra, vicino alle scrivanie, sono ancora visibili le aperture praticate nei pavimenti, grazie alle quali è stato possibile far “evadere” il Direttore da quel carcere inespugnabile che era diventata la sua filiale.
Non essendoci tempo per chiudere bene i buchi, quest’ultimi sono stati riempiti di pietre e quindi sigillati con un vetro. L’effetto è stato sorprendente, in quanto sembra di osservare delle opere di arte contemporanea inserite all’interno di apposite teche.
Nonostante sia arrivato il “Magic box” intelligente di ultima generazione il ricevimento, memori di quanto accaduto, è stato fatto a porte aperte.
Sarebbe stato francamente increscioso se tutti i convitati fossero rimasti intrappolati dentro l’Agenzia insieme a tutto il buffet preparato per l’occasione.
La leggera tensione che si avvertiva nei primi momenti è stata comunque stemperata dal senso dell’umorismo e dal buongusto di tutto il personale.

TEMPUDIMANCIARI.

Continua sempre munifico il filone dei finanziamenti per la promozione di manifestazioni legate alla salvaguardia delle tradizioni popolari, culinarie, ittiche e chi ne ha più ne metta.
Di questi tempi tutto ciò che ha a che fare con la salvaguardia (a parole) dell’ambiente, la difesa dell’habitat naturale, non importa di che tipo, le tradizioni locali va molto di moda in certi ambienti. Diciamo che fà tendenza.
Non è facile accedere ai finanziamenti, di base occorrono due cose importanti: una notevole dose di fantasia e soprattutto occorre, come si suol dire, “impupare” un progetto. Questa è la parola chiave, che può aprire ogni porta.
Poi occorrono gli sponsor politici e qui il nostro arcipelago può sempre contare su un fluidificante che non fallisce perchè un invito gratuito alle Eolie tutto compreso, meglio se d’estate, alla fine non lo disdegna nessuno.
Spulciando quà e là abbiamo isolato gli “eventi” più importanti di questi ultimi tempi tralasciando per decenza il rapporto costo-benefici.
Partiamo con il programma di ricerca portato avanti tramite l’Università degli Studi di Messina (dipartimento biologia marina), inserito nel POR Sicilia 2000-2006 denominato “Gladius – Molluschi Cefalopodi Teutoidei (Totani): Valutazione dell’attuale risorsa di pesca nell’arcipelago delle Eolie.
Proseguiamo con il “Salina Fish Fest 2008”, che ha approfondito gli aspetti scientifici, economici e commerciali riguardanti la Pesca e la sua interazione con il tessuto sociale e produttivo. Durante la manifestazione è stato presentato il Parco Gastronomico, per far conoscere le produzioni tipiche locali e gli Atelier del Gusto, per assaporare le ricette e gli abbinamenti di gusto sia tradizionali che innovativi dei migliori chef locali.
E l’ultimo, in ordine di apparizione, il progetto finanziato anche dalla Regione Sicilia “Il tonno ed il pesce azzurro siciliano”, voluto per la promozione salutistica e l’educazione alimentare grazie anche alla rivitalizzazione del comparto ittico siciliano ed, in particolare, di alcuni settori legati a sistemi di pesca coinvolti in un deciso ridimensionamento produttivo.
Come vedete le formule di presentazione sono sempre affascinanti.
Ma ferma restando la nobiltà degli intenti, tradotto in soldoni tutta questa parata si è consumata in una sfilata di personaggi piccoli e medi dello spettacolo, invitati con i soliti politici, i soliti giornalisti e da qualche tempo cominciano a far capolino anche i soliti chef.
Il successo è ovviamente più che assicurato, non tanto per l’attenzione dovuta alle tradizione ed ai problemi reali connessi, quanto per il soddisfacimento gratuito e luculliano del proprio appetito.
Possiamo proprio dire che veramente è “ TEMPUDIMANCIARI.”

mercoledì 24 giugno 2009

Leni: eletto il nuovo Presidente del consiglio.

Si è completato ieri, con l’elezione del Presidente del Consiglio, l’insediamento della nuova compagine amministrativa del Comune di Leni.
L’ambita poltrona, che ricordiamo è la seconda carica in ordine di importanza, è stata conquistata da Ireneo Giardinello, che aveva riportato il maggior numero di voti di preferenza nel corso della elezione amministrativa.
Il Consiglio comunale è espressione del voto popolare pertanto è d’uopo nominare Presidente chi ha conquistato più consensi .
In questo senso il voto quasi plebiscitario, costruito essenzialmente a Rinella, è indice di una radicamento popolare che fa ben sperare per il prosieguo della gestione di questo importante organo.
La nomina di Giardinello premia anche la piccola e battagliera frazione di Rinella, strategico sbocco a mare del comune di Leni.
Nella gremitissima aula consiliare la soddisfazione degli abitanti di questo piccolo borgo marinaro era evidente, ove si consideri che questo è il risultato politico più importante raggiunto negli ultimi anni: mai nessun era arrivato ad una carica così alta.
I piccoli mal di pancia degli ultimi giorni, che avevano creato qualche apprensione sulla tenuta del consiglio comunale, sono stati definitivamente superati e ora si guarda al futuro con rinnovato entusiasmo.
Dopo la nomina, il nuovo Presidente ha ricevuto il caloroso abbraccio del popolo di Rinella, che ha festeggiato fino a tarda notte questa storica nomina.
Questa nomina, unita a quella dell’Assessore al tempo libero Saltalamacchia , sempre di Rinella, è il dato politicamente più rilevante di questa tornata amministrativa.
Volendo usare una metafora calcistica, possiamo dire che i due “banchinari” sono entrati prepotentemente in campo e promettono di cambiare definitivamente il volto di questa piccola frazione.

martedì 23 giugno 2009

Salina - Operazione Boa-selvaggia: lotta al “sommerso”.

I mass media hanno parlato in questi giorni di addirittura 100 boe abusive nel comune di S. Marina Salina e della relativa dura risposta dell’amministrazione a coloro che non rispettano la legge.
Ma la notizia è sostanzialmente incompleta. Non è stato reso noto, infatti, che l’impegno delle Forze dell’Ordine in questa operazione è molto più massiccio di quanto si creda.
Le boe, in questo caso bisogna proprio dirlo, sono solo la punta dell’iceberg del fenomeno. Il “sommerso” è inquietante. Ciascuna boa non sarebbe altro che un segnale galleggiante collegato a dei gavitelli che danno accesso a strutture in corso d’opera, ubicate sott’acqua.
Sfruttando l’idea malfitana di creare un edifico “semi-sommerso” sul Faraglione di Pollara (per far crescere di valore lo scoglio stesso), gli imprenditori del Levante salinese non si sono fatti pregare ed hanno immediatamente impiegato il proprio capitale per realizzare una speculazione edilizia senza precedenti.
La domanda è: ma l’area dove insistono questi campi boa a chi appartiene? E soprattutto, c’è qualche privato che può vantare contratti di possesso in quel sottosuolo marino?
Mentre ci si pone tutti questi dubbi burocratici, gli appaltatori fanno i fatti.
Si posizionano nuove boe collegate ad altrettanti gavitelli, che una volta tirati aprirebbero l’accesso a veri e propri salotti sommersi destinati ai turisti durante l’estate, in barba ai controlli locali e nazionali.
L’idea di questa ennesima speculazione è quella far vivere il “sommerso” proprio sott’acqua, attrezzando dei mini locali dotati di ampie vetrate che consentirebbero un soggiorno a contatto con la vita marina.
Questa lodevole e non semplice operazione anti-abusivismo dimostra come sia sempre più difficile far emergere il sommerso, soprattutto quando si muovono masse monetarie notevoli.
Vedremo come si evolveranno i fatti e vedremo, soprattutto, se si riuscirà a fronteggiare questa ennesima trovata nel campo dell’abusivismo.

lunedì 22 giugno 2009

Malfa – ADSL: continua il tormentone, utenti ormai esasperati.

Si infittisce il mistero ADSL nel territorio del comune di Malfa.
Gli operatori del settore continuano a tempestare di chiamate i potenziali utenti locali, rimproverandoli di non approfittare delle varie offerte e soprattutto di non essere al corrente della copertura del nuovo servizio.
Ma il comune, più che essere coperto dal servizio, si sta coprendo di ridicolo in quanto è da qualche anno ormai che dà per prossima l’attivazione dell’ADSL senza alcun risultato.
L’utenza è esasperata: “Siamo stanchi di ricevere telefonate da parte di operatori che ci assillano quotidianamente con offerte e tariffe per avere l’ADSL . Ma ci prendono in giro? Non lo sanno che qui non c’è nulla? Invece di telefonare a noi, perché non chiamano il comune e se lo fanno spiegare?”.
Questi sono sfoghi raccolti per strada, a testimonianza di una esasperazione dilagante su un tormentone che ormai dura da anni.
Le lamentele sono generalizzate ed occorrerebbe una presa di posizione ufficiale su quanto sta accadendo per non creare ulteriore nervosismo tra la popolazione.
Molta gente è costretta ormai a staccare letteralmente l’apparecchio telefonico, i bambini si mettono ad urlare quando squilla, temendo sia il solito operatore che, come un incubo, ricorda a questi poveri sventurati che hanno un servizio e non lo sfruttano.
Ma il mistero resta. Com’è possibile che tutti gli operatori sostengano che il servizio risulta attivo quando in realtà non lo è ?.
Parafrasando un famoso libro, potremmo azzardare che “L’ADSL si è fermata a Malfa”. Ma il problema è capire perchè…

domenica 21 giugno 2009

I misteri della “nuova” Banca Nuova

I lavori, come documentato su queste stesse pagine, dovevano essere consegnati già diverso tempo fa. La Banca con sede a Malfa, causa lavori di ristrutturazione, era stata temporaneamente spostata a S. Marina.
Quando la ditta aveva ormai finito ed addirittura lasciato l’isola, ecco l’imprevisto.
Addobbata con il più innovativo design contemporaneo e dotata dei più efficienti sistemi di antifurto, la rinnovata sede si è trasformata in una trappola asettica, che non concedeva alcuna via di scampo.
Dopo la consegna dei lavori, infatti, il Direttore della filiale locale era entrato nell’edificio verso le ore 17.00. I nuovi sistemi, però, prevedevano la chiusura ermetica dei locali proprio a quell’ora, programmati com’erano sui ferrei orari lavorativi. Una volta entrato, le porte si sono chiuse dietro le spalle del Direttore. Il malcapitato si sarebbe ritrovato bloccato dentro fino alla prossima apertura, cioè alle ore 9.00 del giorno successivo. Come se non bastasse, all’interno dell’edificio non c’è campo per i telefonini. Questo per evitare che i dipendenti vengano disturbati durante i delicati conteggi monetari. Anche le linee telefoniche interne erano isolate automaticamente, visto che a quell’ora non doveva esserci più nessuno.
Il Direttore ha cercato di forzare la porta dall’interno, ma a quel punto sono scattati i sistemi di sicurezza. Un particolare dispositivo ha rapidamente assorbito l’ossigeno all’interno delle stanze, complicando terribilmente la respirazione. Il malcapitato a quel punto sperava che scattasse l’allarme collegato a tutte le forze di polizia, ma sembra che nessuna richiesta in tal senso sia arrivata ad alcuno degli organi preposti.
I turisti, mentre facevano bancomat, hanno iniziato ad accalcarsi di fronte le porte, scrutando con curiosità quel tizio che, mimando i gesti tipici di chi chiede aiuto, si accasciava a terra facendo scivolare le mani sul vetro d’ingresso. Poi è passato qualche paesano e lo ha riconosciuto. Si è tentato di sfondare le porte, ma la particolare lega al titanio e fibre di carbonio, oltre al vetro antiproiettile, ha reso vano qualsiasi tentativo. Ma siccome gli antichi metodi sono sempre i migliori, alcuni vecchi esperti hanno scavato nel giardino sul retro e tramite un tunnel sono giunti sotto il pavimento ed hanno tratto in salvo il direttore.
Dopo questo increscioso incidente, si attende l’arrivo di un “Magic Box” di ultima generazione capace di discernere le varie situazioni e quindi ovviare a certi incidenti.
Ci si chiede comunque per quale motivo gli allarmi sonori non abbiano funzionato. C’è già chi pensa che sia stato un sabotaggio per evitare che il potere economico venisse definitivamente decentrato in altri comuni. Se i fatti fossero realmente questi, l’attacco agli equilibri isolani è già iniziato.

sabato 20 giugno 2009

Bagnini: i nuovi custodi del pubblico decoro sulle spiagge

Negli albi pretori dei più importanti comuni eoliani è stato affisso il bando per le selezioni di un certo numero di collaboratori esecutivi, cat. Bagnini.
Questi intrepidi soggetti, da selezionare tra la schiera della balda gioventù isolana, saranno impiegati, come ogni anno, nell’arduo compito del salvataggio nelle concitate spiagge dell’arcipelago.
Occorrerà essere di bella presenza onde poter presentare il “prodotto” eoliano sempre nel migliore dei modi, così da far rimanere soddisfatta la clientela.
Va bene l’efficienza… ma anche l’occhio vuole la sua parte!
Ma da quest’anno ci saranno novità, visto il momento che viviamo e il salutare ritorno a valori come il decoro pubblico e la salvaguardia del pudore.
In linea con questa tendenza restrittiva e nel quadro di una maggiore sobrietà espositiva, i Sindaci erano tendenzialmente d’accordo nel vietare il topless nelle spiagge.
Ma alla fine ha prevalso il buon senso e maggioranze e minoranze hanno trovato un punto d’incontro: sì al topless, purché si rispetti sempre il buon gusto e soprattutto che sia certificato.
È stato così approntato un piano che prevede multe salate a chi si mette in topless e non rispetta i precisi criteri di estetica dettati dalle giunte municipali ed elaborate in collaborazione con un gruppo di valutazione creato ad hoc.
Ma ora il punto è chi dovrà effettuare i controlli ed a tale scopo i segretari comunali stanno spulciando i loro tomi, per appurare se esiste la possibilità di conferire proprio ai bagnini questa “particolare” mansione.
Data la delicatezza del compito assegnato, i tipi da spiaggia in questione dovranno essere sottoposti dagli amministratori stessi ad un’attenta e scrupolosa valutazione psicho-attitudinale, capace di confermare la loro perfetta efficienza fisica, mentale e comportamentale.
Tuttavia, se le norme e le sentenze non dovessero supportare questa modifica al regolamento, allora sarà la Polizia municipale, con tanto di divisa, a scendere in spiaggia anche in pieno solleone.
Rischia così di tramontare per sempre il mito del re incontrastato dell’arenile che scruta l’orizzonte marino dal "seggiolone" di avvistamento sulla spiaggia, del vero custode di un rito intramontabile che ha visto numerose e instancabili schiere di belle ragazze cadere ogni anno ai piedi di questi supereroi del mare, inesorabilmente colpite dal fascino del baywatch nostrano e dalla sua immagine conquistatrice.

venerdì 19 giugno 2009

Trasporti, tempo di crisi: in arrivo l’offerta “Happy Papi”.

In tempi di crisi si cerca di far diventare appetibile ogni cosa ed il cliente viene allettato con le offerte più impensabili, pur di accaparrarsene il consenso.
Le ambitissime Isole Eolie sono certamente una meta non alla portata di tutti, così alcune società di trasporto hanno ben pensato di lanciare campagne promozionali a prezzi stracciati, per permettere a chiunque di raggiungere questi paradisi.
I creativi della pubblicità si sono sbizzarriti, cercando di centrare lo slogan giusto per attirare l’attenzione e dobbiamo dire che in alcuni casi lo sforzo di fantasia è stato notevole.
C’è crisi ma dobbiamo essere ottimisti e sorridere, ecco dunque pronta la nuova linea di offerte “Happy” per tutti i vacanzieri e non, che sono in partenza da Napoli per le Eolie e viceversa.
Offerte per tutte le tasche e le età: si parte da Happy People da 18 euro a tratta ad Happy Family due adulti più un bambino pagheranno addirittura 38 euro in un’unica soluzione. Si prosegue con Happy SNAV, che permetterà ai fortunati che riusciranno ad accaparrarsi il biglietto di viaggiare in poltrona (gli altri viaggiano su normali sedie) con soli 135 euro.
Ma l’offerta che rischia di diventare la più appetibile è la “Happy Papi”, riservata a tutte le persone over 70 che potranno viaggiare gratuitamente tutti i lunedì se saranno accompagnati da ragazze di un’età compresa tra i 20 ed i 25 anni.
Data l’eccezionalità dell’offerta le condizioni sono molto restrittive: occorrerà un documento di riconoscimento, la persona non deve essere parente dell’interessato e soprattutto l’accompagnamento sarà valido solo nei casi di un "single" over 70.
Una volta tanto un’operazione lodevole per questa categoria di persone che spesso, per motivi economici, non riesce ad andare in vacanza e che oggi, grazie all’offerta “Happy Papi”, può almeno raggiungere gratuitamente questi fantastici posti e per di più in buona compagnia.

giovedì 18 giugno 2009

Cantaro-scoop: Fulgenzio Trombador aprirà l’estate a Salina.

Fulgenzio Trombador, famoso maestro cubano di rumba, salsa e balli sudamericani, è il nome che circola con più insistenza per aprire le prossime manifestazioni estive a Salina.
Il prestigioso ballerino sudamericano sarebbe il primo vero VIP della stagione e se il buon giorno si vede dal mattino….ci sarà veramente da divertirsi.
La notizia ha messo in agitazione tutti gli amanti della danza e non solo, perché il suo nome è una vera e propria leggenda mondiale.
Il suo locale “Rumba y Tromba” a Sonfuegos de Cuba ( nella foto) è diventato un mito, tanto da essere meta di veri e propri pellegrinaggi da parte degli aficionados di ogni parte del mondo.
Sul nome di Trombador, una volta tanto, tutti i Sindaci dell’Isola sarebbero d’accordo e non lesineranno alcuno sforzo pur di avere il prestigioso artista.
Le amministrazioni starebbero anche pensando di conferire a Fulgencio Trombador la cittadinanza onoraria e di consegnarli, simbolicamente, le chiavi dell’Isola nel periodo di permanenza.

ATO 5: Lanciata una campagna di sensibilizzazione per la raccolta dei rifiuti.

PASSIAMO QUANDO POSSIAMO: è questo l’azzeccato slogan lanciato dall’ATO 5 per la campagna di sensibilizzazione sulla raccolta dei rifiuti.
L’iniziativa concordata con le Amministrazioni eoliane vuole lanciare un messaggio chiaro e rassicurante all’utenza affinchè non si allarmi per eventuali cumuli di spazzatura momentaneamente non raccolti.

mercoledì 17 giugno 2009

Salina: Pollara, ma cosa sta succedendo?

Dopo le polemiche ed i ripetuti allarmi legati alle voci sulla presunta vendita del Faraglione, sui progetti per terrazzare la costa, su grosse speculazioni immobiliari, su sorde lotte per l’accaparramento dei magazzini a mare e al tentativo di intervenire sulle famose “balate”, mancava proprio quest’ultimo grave episodio a delineare uno scenario davvero inquietante per questo minuscolo borgo dell’Isola di Salina: la ricerca di petrolio.
Sembrerebbe infatti proprio una piattaforma per la trivellazione (nella foto) quella improvvisamente spuntata dal nulla nella baia di Pollara.
Le notizie sono ancora frammentarie e al momento nulla è ancora certo, in quanto è giunta voce da Lipari della scomparsa del pontile della pomice di Acquacalda, danneggiato dalle mareggiate invernali.
Qualcuno azzarda l’ipotesi che la piattaforma posizionatasi a Pollara altro non sia che parte del pontile scomparso.
Il pontile che, colpevolmente, da tempo non era stato messo in sicurezza, potrebbe avere preso il largo trascinato via dalla corrente.
A questo punto l’augurio di tutti è che quello del petrolio sia, come per gli altri allarmi che a raffica si sono succeduti in questi mesi, solo frutto della fantasia.
Un fatto è certo: grazie a queste segnalazioni si sono attivati tutti gli organi competenti e si spera che presto si possa fare luce non solo su questo, ma anche su tutti gli altri misteri che da mesi aleggiano su Pollara.

martedì 16 giugno 2009

Leni - La festa del Gullo in fiore

Nonostante da più parti si trami per sovvertire un potere sul nascere, il piccolo ed operoso paese di Leni continua a vivere il suo sogno e non rinuncia a tributare gli onori al proprio leader con una di quelle feste tipiche dei paesi eoliani.
Prima della festa di piazza si era svolta nella chiesa madre di Malfa la cerimonia del Corpus domini, a cui avevano partecipato tutte le autorità dell’Isola.
Il solenne rito, molto sentito, ha raggiunto il momento di massima tensione emotiva quando si è levata alta l’invocazione dell’officiante: “scambiatevi un segno di pace”.
In quel preciso istante, all’unisono, come telecomandati, mille occhi si erano concentrati simultaneamente in un punto preciso, aspettando il miracolo.
Ma ciò che veramente è avvenuto non si saprà mai, perché in quel momento una luce abbagliante ha avvolto tutta la Chiesa.
L’episodio riferito dai primi messaggeri giunti a Leni aveva reso l’attesa, del rientro collettivo dal Corpus domini, ancora più spasmodica.
Tutta la gente si era riunita in Piazza municipio, creando uno spazio con due cordoni. Ogni persona voleva toccare il proprio condottiero, speranzosa di qualche miracolo di millenaria memoria.
Ad un certo punto, introdotto da note trionfali è apparso Lui, proprio come in un film di Koppolaskij, con il popolo in visibilio a suggellare quel patto d’amore stipulato ancor prima che iniziasse la campagna elettorale.
Qualcuno giura che siano state versate delle lacrime mentre si ascoltavano le sue parole.
Poi, come se nulla fosse, il Grande Capo è sceso tra la gente comune, ha preso loro le mani, li ha rassicurati in quello che sembra un futuro tanto incerto. Sembrano lontani i tempi in cui le porte del Comune erano aperte solo a parole, chiuse rumorosamente da disapprovazione e distacco.
Ed alla fine, esattamente come in una nuova Versailles, il novello Re Sole ha dato inizio ai balli ed ai luculliani banchetti, dimenticando per un attimo i problemi che incombono sul Regno. Ad un certo punto, per dare l’esempio, Egli stesso si è dato alle danze, come contagiato dal bacillo della taranta pugliese.
Sotto lo sguardo compiaciuto degli assessori e degli aspiranti alla Presidenza del consiglio, Leni ha visto fiorire, ancora una volta, una nuova speranza.

lunedì 15 giugno 2009

Salina – Sarà lotta dura

Questi sono piani che si approntano soprattutto durante le cene di affari.
La vittoria di Gullo, nonostante i proclami di facciata, ha fatto felici ben poche persone.
Con il forte pericolo di egemonia, tracciato mirabilmente dall’esperto di geo-politica Alfio Tigna, la poltrona inizia a scottare a molti. E tanti cittadini, inoltre, temono il profilarsi di una “notte dei lunghi coltelli”.
Proprio per questo, riunitisi in un luogo sconosciuto, forse in una piattaforma nell’oceano (come fecero a suo tempo Churchill e company), alcune losche figure avrebbero ipotizzato un attacco al cuore del laborioso Comune di Leni.
I lenesi, da sempre gente pacifica e dedita al lavoro dall’alba al tramonto, sarebbero del tutto impreparati di fronte ad un evento del genere.
Gli organizzatori dell’operazione denominata “Day After” (traduzione: “Il giorno dopo… le elezioni a Leni”) sembra che non baderanno a spese. Daranno fondo a tutte le tasse pagate dai contribuenti, purché l’antica Lenòi venga espugnata e quindi resa innocua.
«Non potranno nemmeno più coltivare l’erba!» avrebbe sibilato nell’oscurità uno dei personaggi danneggiati da questa vittoria del Gullo.
Ma quando tutto ormai sembrava pronto, senza che nessuno ne avesse cognizione, ecco l’imprevisto: l’O.L.E. (Organizzazione Liberazione Eolie). Grazie alla sua rete di spie ed infiltrati, è venuto a conoscenza del bieco piano ed ha mandato tutto a monte, come spiega nel suo comunicato:
«Qui certe azioni possiamo farle solo noi e per scopi che sono sicuramente più nobili!
Chi parla tanto di valori, in realtà, è il primo nemico che noi vogliamo combattere. Pertanto, l’O.L.E. si schiera apertamente per la difesa di Lenòi (per noi si chiama ancora così). Insegneremo ai pacifici villici come ci si difende da certe prevaricazioni».
La domanda è: l’Amministrazione di Leni, che fin dai primi atti sembra poco incline al compromesso, accetterà tale appoggio?
Probabilmente si allestirà un altro “tavolo” ma la mediazione sarà difficile; servirà una persona che abbia a disposizione tanto tempo e soprattutto pazienza.
Per questo crediamo che l’operazione sarà affidata ad un navigato diplomatico come l’Assessore al Tempo libero. Un esperto in trattative impossibili capace di portare a casa risultati insperati, conseguiti su autentici campi minati.

domenica 14 giugno 2009

Pubblicizza la tua attività sul Cantaro.

Per il tuo pranzo nuziale affidati al Catering dei
F.lli Mingozzo
da 25 anni un servizio che ti afferra alla gola

Per cominciare:
Prosecco alla menta piperita e fragoline

Antipasti:
Mosaico di Gamberetti su capelli d’angelo finti
Cozze marinate su fiori di fico bianco
Carosello di frutti di mare su letto di ghiaccio tritato al limone
Frappè di ostriche servite fredde in bicchierini di scampi

Primi piatti:
Pasta di pilo con dadolata di tonno al profumo di melograno
Tortino di lasagne al pesto di astice e cime di rapa tostate
Coppetta di pecorino stagionato al profumo di mare
Ditali di polipo al pepe verde di scoglio

Secondi piatti:
Filetto di cernia su purea di avocado riccio e arancio
Rollè di pesce spada con miele e marmellata ai frutti di mare
Bouquet di zucchine verdi farcite all’uva sultanina e crema limè

Dessert:
Buffet nuziale assortito di mezza stagione
Acqua minerale servita in rubinetto
Sorbetteria tropicale al laim dei caraibi.
Torta nuziale flambè mantecata a temperatura ambiente

sabato 13 giugno 2009

Cantaro-cronaca: pescatore si incatena sul porto di S.Marina Salina.

Ancora proteste nel porto turistico di Santa Marina Salina. A farne le spese è stato l’edificio che ospita la delegazione della Capitaneria di Porto.
L’episodio, che segue la recente mobilitazione contro l’aumento del costo dei posti barca, non è ancora completamente chiaro.
I fatti: nella giornata di ieri il proprietario dell’imbarcazione “Stellina bellina” rientrava in porto rispettando, a quanto sostiene il titolare, le indicazioni semaforiche in funzione da qualche mese.
La Capitaneria sostiene invece il contrario ed ha contestato allo stesso una multa per essere entrato in porto con il giallo e senza la triplice segnalazione acustica.
Ma la cosa che ha fatto infuriare il pescatore è che, invece di elevare la prevista multa, gli agenti si sono “accontentati” di un pagamento per così dire in natura, acquisendo il pescato.
L’incidente sembrava chiuso, ma stamattina, di buon’ora, il pescatore A.F è tornato sul luogo del misfatto e incatenandosi al portone di accesso alla Capitaneria ha cominciato ad inveire urlando: “Voglio pagare la multa e restituito il pescato”.
La trattativa è continuata per diverse ore, fino a quando, ma qui le versioni sono contrastanti, si è capito che il pescato reclamato non esisteva più, in quanto la sera precedente era stato consumato nel corso di una grigliata.
A questo punto, sempre secondo alcuni testimoni, pare che il pescatore abbia aperto il lucchetto e sia entrato nell’edificio, da dove sarebbe uscito qualche ora più tardi senza rilasciare alcuna dichiarazione.

venerdì 12 giugno 2009

Smaltimento rifiuti: un’equipe giapponese sullo Stromboli.

I rifiuti sono ormai diventati una vera emergenza planetaria e le polemiche su come smaltirli occupano quotidianamente le pagine di tutti i giornali.
Una delle ipotesi più controverse, ma anche la più affascinante, è quella di utilizzare i vulcani come inceneritori naturali.
È di questi giorni la notizia che un gruppo di vulcanologi giapponesi guidati dal prof. Toneshi Laso ha condotto degli esperimenti nell’isola di Stromboli, proprio per verificare la fattibilità di questo tipo di smaltimento.
Il principio su cui si basa il progetto è che i vulcani attivi sono come enormi forni con capacità di vaporizzare i rifiuti grazie alla lava e senza emissioni di fumi che siano più dannosi rispetto a quelli prodotti dal vulcano.
Gli studiosi giapponesi, muniti di sofisticati strumenti di ricerca, sono rimasti in cima per 5 giorni, allestendo un vero e proprio laboratorio .
L’esperimento del professor Toneshi Laso consisteva nel lanciare dentro il cratere dei sacchetti del peso di 1 Kg. pieni d’immondizia. Gli studiosi avevano attentamente selezionato i tipi di rifiuti (circa 100 kg) e li avevano caricati fino alla sommità del vulcano.Ad ogni prova veniva cambiata la tipologie di rifiuti, l’angolazione e l’altezza del lancio.
Nei contenitori sono stati sistemati dei piccoli rilevatori che prima di dissolversi al contatto col magma hanno trasmesso dati che possiamo definire sorprendenti.
I sacchetti si sono disgregati dopo soli due secondi dal lancio: vaporizzati.
Ma la cosa più importante è che questo “svampamento”,non ha prodotto alcun tipo di fumo né odori molesti.
Stanchi ma felici, abbiamo incontrato il Prof. Toneshi e la sua equipe al ritorno da questa missione .
Professore abbiamo visto la soddisfazione per i risultati sperimentali raggiunti; ma in cima questi rifiuti come ci arrivano?
«Intanto sgombriamo il campo da ipotesi fantasiose: non occorrono né aerei e né elicotteri per immettere i rifiuti nel vulcano.
Il nostro progetto prevede la costruzione di una piccola centralina termoelettrica di sollevamento e di un condotto (o canna) dove incanalare i rifiuti.
Una volta arrivati via mare i rifiuti vengono “intubati” in questi condotti e pompati in cima. Per migliorare l’efficienza dello smaltimento abbiamo previsto due opzioni: una canna o due canne.
Un sistema semplice a basso impatto ambientale, ove si pensi che la centralina si autoalimenta con l’energia prodotta dallo smaltimento, che “le canne” possono essere mimetizzate lungo i costoni sabbiosi e non provocare alcun problema né agli abitanti, né agli escursionisti».
Insomma, per il professor Toneshi Laso questa catarsi vulcanica porterebbe in un batter d’occhio a risolvere il problema dei rifiuti.

giovedì 11 giugno 2009

ATO 5 - I° trofeo “Mi sono differenziato di più”: primi risultati.

Prosegue sempre più serrata la gara tra i comuni eoliani per l’aggiudicazione del I° trofeo “Mi sono differenziato di più ”, gara ecologica promossa dall’Ato 5 – Eolie per l’ambiente, che alla fine dell’anno premierà il comune risultato più virtuoso nella raccolta differenziata dei rifiuti. Siamo ormai a metà gara ed abbiamo i primi dati: il Comune di Santa Marina Salina rivendica il raggiungimento del 25% al pari di quello di Malfa, seguiti da Leni al 18% e fanalino di coda il Comune di Lipari con il 15%.
Ma i giochi sono ancora aperti, in quanto il regolamento dà la possibilità ai comuni di giocare dei bonus per la promozione di nuovi particolari tipi di raccolta differenziata, che darebbero a loro volta ulteriori punteggi accessori.
Le mosse in cantiere sono ancora segrete, ma le sorprese ci saranno: si parla di una raccolta di bottiglie di Birra Messina (però solo quelle prodotte nello stabilimento della città dello stretto), la raccolta umida “Tete-a-Tete”, evoluzione più intima del porta a porta, o quello di dare in comodato d’uso uno “schiaccia bottiglie a risucchio rapido” per la riduzione volumetrica della plastica.
Ma la proposta che potrebbe sparigliare tutto, e che in questi momenti viene valutata, è quella di una raccolta differenziata per i “fondelli”, che farebbe pulizia di tutti i numeri.
La guerra sulle cifre e l’effetto “annuncio roboante” fanno parte della guerra mediatica, che va avanti senza esclusione di colpi.
È chiaro che custodire in sicurezza i quantitativi di differenziata raccolta diventa un imperativo categorico ai fini della vittoria finale.
Così il Comune di Santa Marina Salina, per evitare sorprese ed intrusioni, ha pensato di costruire, non sembri un paradosso, la prima isola ecologica interrata dei rifiuti.
Un modo originale e soprattutto non visibile per difendersi da sguardi indiscreti e furti differenziati.
Anche il Comune di Malfa è corso ai ripari e starebbe pressando per ottenere il marchio D.O.C. sui propri scarrabili di conferimento. Un modo per certificare che quanto raccolto è al 100% differenziata del Comune.
Lipari, a sei mesi dalla partenza della competizione, sembra ancora al palo ma, non volendo essere da meno in questa gara a chi dà più i numeri, azzarda una previsione del 25% per prossimi mesi.
Decisivo a questo punto sarà l’afflusso di turisti i quali, questa estate, saranno presi d’assalto per ottenere oltre al conferimento differenziato di quello che portano con se anche di quello che consumano.
Saranno forse proprio loro che determineranno l’esito finale della contesa.

mercoledì 10 giugno 2009

Leni: subito una verifica della misura dei “tavoli”.

“Tutti i tavoli allestiti a livello locale, provinciale, regionale e nazionale debbono essere rivisti. A tale scopo chiederemo agli organi interessati una verifica della misura, in modo che a ogni singolo Comune, grande o piccolo che sia, venga assegnato uno spazio uguale all’altro”.
I primi segnali, che arrivano all’indomani delle elezioni amministrative di Leni, sembrano dare subito una brusca accelerazione alla ridefinizione dei rapporti di forza interisolani.
Anche se tutti sono d’accordo che i tavoli debbano continuare a mantenere i quattro piedi, è la loro grandezza e la redistribuzione degli spazi che rischia di far saltare i consolidati equilibri raggiunti in questi anni.
Fino ad oggi, il Comune dell’isola più grande aveva anche un tavolo più grande e così via per gli altri Comuni, ma con la nuova “par condicio” questo concetto dovrà essere quantomeno rivisto.
I tavoli e gli spazi dovranno essere uguali per tutti e non essere precostituiti; si può solo accettare un diverso tipo di legno, ma sulla forma e la superficie non si discute.
La mossa ha spiazzato un po’ tutti, specie il Comune di Lipari, che da sempre siede in un tavolo più grande e che in talune occasioni ha accolto nel proprio spazio anche gli amministratori della vicina Isola di Salina.
La reazione ufficiale degli altri due Comuni ancora non c’è stata, ma pare che le posizioni siano contrastanti: una possibilista e l’altra decisamente contraria a cambiare lo status quo.
La problematica posta non è di facile soluzione, ove si pensi a quanti sono i tavoli aperti a tutti i livelli.
Le istituzioni gettano acqua sul fuoco, assicurando che una squadra è già all’opera per verificarne la grandezza e si dicono anche disposte a mediare per trovare una via d’uscita.
Nel caso di un mancato accordo si potrebbe addirittura arrivare alla paradossale situazione che ogni amministrazione si porti da casa il proprio tavolo.
Ne deriverebbe, a quel punto, che il costo verrebbe scaricato sui contribuenti e in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando questa scappatoia sarebbe quantomeno inopportuna.
Comunque il sasso è stata lanciato e l’acqua, che da tempo era stagnante, si è improvvisamente agitata.

martedì 9 giugno 2009

Europee 2009: il punto del Cantaro

La prospettiva dello sfondamento, figlia della solita illusione, se fa confusione, è fallita nella misura in cui si è accertato che il muro da sfondare era stato posto troppo lontano.
Dall’altra parte la previsione di una caduta rovinosa si è tramutata in una scivolata che in alcune zone ha assunto le caratteristiche di un vero e proprio smottamento.
Certo, se prendiamo in esame il dato singolo e lo estrapoliamo dal contesto non avremo quadro completo dei flussi; così come, se dal contesto estraiamo il dato singolo, l’analisi non cambia.
Le comparazioni vanno fatte omogeneizzando elezioni che si siano svolte nelle stesse condizioni climatiche e in questo senso il raffronto ci dice che l’astensione dall’intenzione di voto ha giocato un ruolo importante. Per dirla chiaramente, il calo fisiologico è giustificato dalla perdita di liquidi non compensati da adeguate convergenze parallele sulle finalità.
Di certo, quando si riescono a coniugare bisogni e desideri del territorio, si gettano le basi per un progetto vincente che premia la linea retta, come il percorso più breve di congiunzione tra due punti..
In questo senso l’autonomismo, saldandosi con i localismi, ha dato una grossa spinta a quel senso di appartenenza che i numeri spesso non ci consentono di leggere.
È chiaro che in questo quadro, se la caduta è stata meno rovinosa, anche uno stallo può essere considerato dallo stalliere una vittoria e lo sbarramento al 4% rappresentare più una pagliuzza nell’occhio che una chiave di lettura introdotta a posteriori.
Il bipolarismo polare per certi aspetti ne esce ridimensionato, ma nel medio periodo anche aspirare al bipedismo fa male alla salute e provoca grossi danni, non omologando le diversità in senso federale.
In conclusione, il voto ci consegna un’astenia di astenuti che conferma una nostra intuizione avanzata in tempi non sospetti: c’è crisi.

domenica 7 giugno 2009

Legambiente: operazione costume pulito

Si è tenuta ieri, in alcune spiagge salinesi, un’importante iniziativa di Legambiente.
Dopo aver passato al setaccio le coste pietra su pietra, riempiendo sacchi di immondizia e quindi evidenziando l’inciviltà locale, la cellula eoliana autonoma ha deciso di sferrare un attacco ad personam. In quest’ambito si snoda l’operazione, per certi versi estrema, denominata “costume pulito”.
Alcuni pensavano che si trattasse solo di una frase metaforica, destinata ad intaccare le abitudini smodate degli isolani. È vero solo in parte. Il modo di vivere degli eoliani, si è deciso, cambierà in quanto attaccato direttamente nell’intimità.
Verranno infatti analizzati, da volontari e volontarie di Legambiente, i costumi da bagno di tutti coloro (uomini e donne) che si accingeranno ad entrare in acqua da luglio in poi.
I laboratori hanno registrato una quantità di coloranti ed altre sostanze chimiche non conformi ai regolamenti CEE proprio nei costumi; rilasciati tali additivi nel mare, quest’ultimo, alla lunga, ne risulterebbe irrimediabilmente compromesso.
La lotta ai produttori senza scrupoli è dunque cominciata, andando a colpire chi ne usufruisce indebitamente. Una volta venuta meno la fonte di guadagno, le industrie dovranno per forza adeguarsi alle norme internazionali.
I costumi verranno quindi sottratti pubblicamente e al loro posto i bagnanti indosseranno degli involucri di plastica con il logo di Legambiente.
Ma pare che l’organizzazione stia facendo di più, stavolta in accordo con i Comuni. Calcolando che anche i cibi ormai presentano degli additivi chimici capaci di alterare i metabolismi, bisognerà evitare, per quanto possibile, l’immissione di urina nelle acque. Un accorgimento inevitabile.
A tal fine, quest’anno i bagnini saranno equipaggiati, tra le altre cose, di una bilancia elettronica capace di stimare peso specifico, massa corporea e consistenza dei fluidi organici. I bagnanti verranno pesati prima e dopo l’uscita dall’acqua. Verrà emessa automaticamente un’analisi scritta del soggetto e gli eventuali inadempienti riceveranno la multa della Polizia Municipale direttamente a casa.

sabato 6 giugno 2009

Pollara – Festa del cappero: il bocciolo delle terre di Eolo

L'uomo, nei secoli, ha sempre cercato sistemi e sostanze che potenziassero le sue capacità amatorie, non ultimo il cibo. In un ideale pantheon, quindi, il cappero occupa un posto di primo piano.
Le sue virtù sono tramandate da tempi antichissimi, addirittura ne fa un cenno anche la Bibbia nell’Ecclesiaste XII (“…e il cappero non avrà più effetto”), alludendo alle virtù di questa pianta.
Un autore cinquecentesco, Domenico Romoli, soprannominato “Panunto”, nel suo trattato culinario ''La singolar Dottrina'', afferma che: «...quei che mangeranno capperi non hauran dolore di milza, ne di fegato...son contrari alla melanchonia, proucano l'ourina...». Lo stesso autore non manca di accennare a presunte virtù afrodisiache, specificando che i capperi «fan vivace il coito».
Sarà per queste sue qualità (o più semplicemente per il sapore inconfondibile e delicato) che il cappero sta vivendo una nuova giovinezza, anche se la produzione negli ultimi anni è notevolmente scesa a causa dei costi di produzione e della manodopera.
A Salina il posto d’elezione del cappero è la piccola frazione di Pollara ed è qui che ogni anno, nella prima settimana di giugno, si danno convegno studiosi, accademici e patiti di vario genere per celebrarne ancora una volta le virtù.
La cerimonia inizia al tramonto, quando il sole si tuffa dietro l’Isola di Filicudi: è allora che i portatori cominciano ad imbandire i tavoli per la celebrazione.
Poi dalla vecchia chiesa di S.Onofrio cominciano ad uscire uno alla volta “le ancelle del cappero” seguite dai “devoti del cucuncio”, che fendendo la folla concitata depositano su lunghi tavoli il prezioso omaggio gastronomico.
Tutta la degustazione è a base di capperi. Dal semplice antipasto al panettone, per finire con la grappa, in un crescendo liberatorio che raggiunge il suo acme quando i musici intonano la celebre tarantella “La Mattanza del Cucuncio” e la folla, esaltata dal ritmo ossessivo, si lancia in sfrenate danze.
È un’esperienza sensoriale da provare assolutamente e che, per una sera, fa di questa piccola frazione “l’ombelico del mondo”.

venerdì 5 giugno 2009

Amministrative Leni: il giorno più lungo.

Siamo alle ultime battute: stasera i big chiuderanno la campagna elettorale. È il momento degli ultimi comizi, gli ultimi appelli, le ultime feste.
Le ultime speranze di giocarsi le carte rimaste e tentare (ancora) di convincere gli indecisi. Poi basta, comincerà la lunga attesa e toccherà agli elettori
Da questa sera ognuno si chiuderà nei propri pensieri per andare sabato, in piena coscienza, ad esprimere il proprio voto.
È il momento del silenzio elettorale e del ragionamento; ognuno sarà solo con se stesso, come sempre capita alla vigilia delle decisioni importanti.
Anche i tre candidati, esausti, dopo mesi di battaglia, comizi ed incontri si ritireranno nei loro quartier generale e aspetteranno il voto.
È il supremo rito della democrazia: finita la propaganda, esposti i programmi, spenti i riflettori il popolo idealmente unito in conclave inizia quel processo di riflessione che lo porterà ad emettere il proprio insindacabile verdetto.
Stasera, nel piccolo ed operoso comune di Leni, le strade saranno presumibilmente deserte e le luci delle case si spegneranno presto.
È l’inizio del giorno più lungo. Ognuno ripasserà mentalmente il film di questi ultimi mesi di campagna elettorale, per valutare chi veramente merita di guidarli nei prossimi anni.
Appuntamento a lunedì, quando arriveranno le prime indiscrezioni su chi avrà vinto.

Sfratto di facciata.

Lo sfratto è arrivato inaspettato e senza alcun preavviso per “uso indebito di facciata”.
Il prospetto, come dimostra la foto, è stato prontamente ripulito in modo da essere restituito al normale decoro.
Certo erano solo titoli, alcuni anche spiritosi, che parodiavano trame di celebri film senza offendere nessuno né mancare di rispetto alla collettività, ma tant’è… La “spazzatura” evidentemente era troppa.
Il trasloco è avvenuto in tutta fretta ed ora si cerca una nuova facciata dove poter continuare a proiettare, magari più a misura, di più basso livello perché quella era forse troppo impegnativa anche per fare un po’ di satira.
Ma una riflessione ci sta comunque al di fuori di tutto, questa sì impegnativa, a proposito di certo perbenismo, “…siete simili a dei sepolcri imbiancati i quali dall’esterno appaiono belli invece dentro…..anche voi all’esterno sembrate giusti agli uomini ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità”. (Matteo, capitolo 23)

giovedì 4 giugno 2009

Slow Food: intervista con l’apicoltore Giuseppe Papaleo

Nell’ambito della ricerca per i presidi Slow Food, sono emersi importanti responsi sul miele.
Per il secondo anno consecutivo, i ragazzi di Salina hanno partecipato ad un laboratorio a tema, capendo l’importanza di questo miracoloso prodotto.
L’apicoltore Giuseppe Papaleo, la cui famiglia svolge questa attività da generazioni, ha svelato anche dei retroscena tenuti per troppo tempo celati dalla scienza ufficiale.
«Ciò che le riviste scientifiche non dicono» ha attaccato senza mezzi termini il Papaleo «è che il miele, grazie alla sua particolare struttura molecolare, risulta essere un “addensante” sociale capace di cementificare i rapporti interpersonali.
I produttori diretti di questo alimento, le api, sono note per la loro laboriosità e perfetta cooperazione. Io e la mia famiglia siamo convinti che oggi, per precisi scopi politici, siano spinti sul mercato un certo tipo di prodotti piuttosto che il miele. Si è, cioè, preferito promuovere quei prodotti alimentari che tendono ad alienare ed isolare gli individui, assecondandone i peggiori istinti animali. In tal modo, la società è maggiormente governabile dall’alto.
Se invece tutti, con orari sincronizzati, si cibassero maggiormente di miele, innanzi tutto colmerebbero le proprie carenze affettive grazie alle componenti zuccherine… Poi, proprio come accade in un alveare, ci si organizzerebbe e si ottimizzerebbero i lavori quotidiani. In più nascerebbe una coesione difficile da contrastare ed avremmo un genere umano sicuramente più solidale e più attento a non farsi ingannare da spot pubblicitari o messaggi fallaci.
Il miele, infatti, oltre ad essere un perfetto antibiotico e quindi ottimo per prevenire molte malattie, assunto in certe dosi rende addirittura più arguti. Ecco perché è stato così importante far partecipare i ragazzi al laboratorio sul miele. Loro saranno gli amministratori di domani. Speriamo che arrivino svegli all’appuntamento».

mercoledì 3 giugno 2009

Pubblicizza la tua attività sul Cantaro.

Ristorante Sottirchio: mangi d’incanto sotto un cielo illuminato di stelle, dove gentilezza, cortesia ed eleganza qualificano quest’angolo tranquillo a ridosso del mare cristallino.
Esotico quanto basta, tradizionale ma non troppo, è il tipico appuntamento per intenditori dal palato fine che non disdegnano i sapori piacevolmente fruttati e persistenti dei vini locali.
Un filo di vento, un alito di fumo, per un tris di pizza al lume di candela in un posto unico e per gustare le meravigliose fragranze di agrumi, gelsomini e bougainvilla serviti in crema di bergamotto.
I tavoli in maiolica siciliana ospitano un ricco buffet di scorfani ripieni di gamberoni, accompagnati da un delizioso misto di coniglio in agrodolce guarnito con trance di agnello al forno.
Le pesche al malvasia, i babà al limoncello ed i dolcetti tipici eoliani, consumati su un tenue tappeto musicale, chiudono un dessert servito su un terrazzo tipicamente eoliano .

Salina: nuove scoperte archeologiche.

Nuove scoperte archeologiche illuminano il remoto passato di queste misteriose isole.
Dopo i ritrovamenti a Filicudi di due capanne preistoriche dell’età del bronzo in perfetto stato di conservazione, a Salina sono venuti alla luce “interrati” risalenti all’Età dell’Oro.
Al loro interno, un’area di lavoro con un focolare al centro che conserva in perfetto stato semi di lenticchie, orzo, grano e altri prodotti agricoli. Gli archeobotanici hanno inoltre ritrovato resti di capre ed altri animali domestici.
La cosa che ha più incuriosito gli studiosi è la forma rettangolare di questi manufatti lunghi fino ad 8,10 metri, rivestiti in pietra locale, edificati con tecnica raffinata e più volte riutilizzati come indica la malta liscia stesa a mano in epoca successiva.
Il manufatto, per lo più composto da un unico vano, era posto a un livello inferiore rispetto a quello del suolo esterno, in modo tale da non essere visibile. I pavimenti in cotto recano evidenti tracce di ripetuti trattamenti, mentre le ceramiche d’importazione di Santo Stefano sono decorate a mano con sottili incisi.
«Il ritrovamento» ci confida uno degli archeobotanici «mostra un’evoluzione dell’uso di questi “interrati” che in una prima fase, come dimostra il ritrovamento di capre ed altri animali domestici, erano stati concepiti come dei “pagghiari” per il ricovero degli animali. Lentamente si sono poi trasformate in abitazioni vere e proprie, come svelano i semi di lenticchie e di altri tipi di minestra. Lo studio di queste sostanze ci darà elementi più approfonditi sulla tipologia di cibo che si mangiava all’epoca e anche sulla cultura gastronomica di queste popolazioni».
Il materiale fittile recuperato possiede già le forme tipiche della facies culturale che da Capo Faro arriva fino al Mancuso di Pollara.
Ancora misterioso il motivo del frettoloso ed improvviso abbandono di questi manufatti da parte della popolazione locale. È probabile che la scarsa difendibilità giuridica di questi siti ne abbia anche segnato la loro improvvisa fine.

martedì 2 giugno 2009

Salina: clamorosa protesta per l’aumento dei prezzi nel porto turistico.

Clamorosa protesta da parte di consiglieri comunali, pescatori, barcaioli, diportisti e semplici cittadini per l’aumento delle tariffe nella darsena del porto turistico di S. Marina Salina.
Esasperati dalla crisi e dai continui aumenti, hanno occupato l’area portuale formando un catena umana che ha praticamente impedito l’accesso sia al porto turistico che a quello commerciale.
È dovuto intervenire anche il Circo del Mare, bloccando per diverse ore il sistema semaforico intelligente che da qualche giorno regola l’attracco dei mezzi.
Momenti di tensione si sono registrati anche tra i manifestanti, in quanto, per chiudere l’imboccatura, in molti si sono dovuti gettare in mare.
Durante questa operazione ci sono state accese discussioni su chi dovesse andare in acqua e chi invece doveva restare sulla banchina.
Le lamentele sono state così forti da raggiungere anche la vicina frazione di Lingua, dove gli abitanti si sono precipitati per strada temendo l’arrivo di qualche terremoto.
La protesta, ripetiamo, clamorosa, è andata avanti per qualche ora. Poi, il deciso peggioramento delle condizioni meteo ha consigliato anche i più determinati ad uscire dall’acqua.
Una motovedetta giunta nel frattempo da Lipari li ha tirati a bordo, dove sono stati prontamente soccorsi e rifocillati con bevande calde e cibo.
Il contenzioso su questo che è l’unico vero porto turistico delle Eolie risale a qualche anno addietro, ma fino ad oggi l’oculata gestione dei posti barca non aveva creato eccessivi problemi.
Ma l’uscita della locale Cooperativa che gestiva la struttura e l’affidamento ad una Società privata, dava l’avvio a questo braccio di ferro che con l’estate alle porte non promette nulla di buono.
«È la solita politica che penalizza i più disagiati e le fasce più deboli della popolazione. Ci chiediamo come farà un pensionato a pagarsi un posto barca di 600 euro ad agosto. E se consideriamo che la “perimetrazione” impedirà anche il parcheggio nelle zone limitrofe, saremo costretti in pratica a rinunciare alla vacanza» ci dice un arzillo pensionato.
Anche i pescatori che prima usufruivano dello sconto “residente” sono sul piede di guerra.
«Il pescato è scarso, le leggi ci impediscono praticamente di pescare, il carburante aumenta e ora ci si mette pure l’aumento del posto barca. Sarà meglio cambiare mestiere».
Al termine di una giornata convulsa è intervenuta anche la Regione, che in tutta fretta ha allestito un tavolo per concertare una via d’uscita a questa spiacevole situazione.

Il Cantaro-cult: Il Dolce Saladino di Richard Koppolaskij

Dopo un lungo silenzio torna sulle scene Richard Koppolaskij, regista americano dalle lontane origini polacche, con un film che ripercorre l’epopea del “Feroce Saladino”.
Dalle vicende iniziali, quando l’intransigenza ed il dovere lo facevano passare su ogni cosa gli si parasse di fronte, il serrato montaggio degli avvenimenti ci conduce al periodo introspettivo dell’esilio volontario, fino al suo “messianico” ritorno.
Toccante ritratto di un uomo che ritrova nell’avanzare degli anni una inusitata “dolcezza”, frutto delle esperienze passate. Koppolaskij traccia le linee di un uomo nuovo, amante degli animali e del dialogo, un novello profeta che vede al suo passaggio le acque aprirsi come per incanto.

lunedì 1 giugno 2009

Una corriera per il tramonto

In attesa che venga finalmente nominato il Consiglio di Amministrazione del C.I.T.I.S. (Consorzio Intercomunale Trasporti Isolati Socialmente), utenti ed albergatori rumoreggiano perché le corse verso Pollara risultano ormai insufficienti.
Le scuse del contratto regionale, dell’esiguità degli introiti, e quindi della necessità di portare avanti una politica manageriale, sanno ormai di stantio: si vuole a tutti costi un servizio sociale e mortificare un luogo come Pollara equivale ad essere co-responsabili (se non diretti colpevoli) del decadimento economico di Salina. Inutile dare spiegazioni fallaci. La gente non ci sente e continuerà a ribadire i propri concetti.
Nonostante si possa ammettere che Pollara abbia ricevuto un grande colpo dal crollo della propria spiaggia, c’è chi si sta impegnando per valorizzarla seguendo altre vie.
Il classico aperitivo, viatico di ogni malessere sociale, è approdato anche laggiù, in quella terra un tempo sperduta. Adesso si tratta di renderlo un elemento unico, abbinandolo alla visione del più bel tramonto presente sul globo terracqueo.
Ecco allora che il servizio di trasporto può far girare completamente il vento di squallore in cui era caduta la piccola frazione, tanto amata dai turisti.
Il suggerimento che quindi danno alcuni operatori turistici, che in primis guardano al bene della collettività, è quello di mettere mano finalmente agli orari e scrivere espressamente: “CORSA DEL TRAMONTO”. In questa maniera, indipendentemente dall’orario in cui tramonta il sole, i bus effettueranno una corsa verso Pollara. Naturalmente, siccome non sposta nulla far fare anche 40 minuti di straordinario agli autisti, si attenderà che i passeggeri terminino con calma il loro aperitivo.
Dovrà essere cura di dirigenti e consiglieri tenersi aggiornati via internet sugli orari dei tramonti e dare regolare comunicazione ad alberghi e ristoranti entro le ore 10 del mattino stesso.
Gli interessati dovranno lasciare il proprio nominativo in ufficio, aperto anche la domenica sera, affinché possano essere contattati telefonicamente. Tutto questo in attesa di un sevizio porta a porta.
Se finalmente si opererà almeno in questo senso, le Eolie potranno iniziare a considerarsi anch’esse competitive.

Una nuova minaccia all’orizzonte

Le ultime notizie sembravano confortanti per le Eolie. Lo “sbarco” degli americani sembrava aver portato nuova linfa all’economia delle isole.
Ma una lunga ombra sembra voler incombere sulle teste degli isolani.
Nelle ultime ore, infatti, è giunto in redazione un comunicato dell’O.L.E. (Organizzazione Liberazione Eolie), gruppo militante che pare intenda riportare l’arcipelago ad una condizione arcaica.
Ancora non c’è nulla di certo, potrebbe trattarsi di uno scherzo, ma alcuni episodi sembrano decisamente suggerire il contrario. Uno di questi è capitato proprio durante la serata tenutasi a Malfa con i tour operator ed i giornalisti americani, di cui abbiamo parlato. Non abbiamo detto nulla per non creare allarmismi, ma ad un certo punto c’è stato un improvviso black-out.
Sembrava un guasto tecnico…
«Dietro quel piccolo incidente c’eravamo Noi. Non c’è voluto molto, è bastato staccare un semplice filo. Senza che nessuno se ne accorgesse. Al contrario di quanto la propaganda di regime ha cercato subito di spiegare: questa volta non è stato un problema dell’ENEL. Non basta» continua gelido il comunicato «che sui vari siti web eoliani gli addetti al settore turistico abbiano predicato di lasciare le isole così come sono; questo è solo fumo negli occhi. Le Eolie debbono tornare quel mistero della natura che si riflette per “sette volte nelle acque ”. Bisogna puntare all’autarchia (autosufficienza). A questo comunicato, ne seguiranno presto degli altri!».
Se tutto ciò fosse vero, si tratterebbe di un fatto che avrebbe effetti dirompenti sui già fragili equilibri dell’intera area insulare del basso tirreno.
Se poi a tutto questo uniamo gli sconvolgimenti politici a livello regionale, il rimpasto della giunta a Lipari, le imminenti elezioni amministrative di Leni e le frizioni sempre più latenti tra le varie isole, il quadro che ne uscirebbe fuori potrebbe essere gravido di incognite.
Di certo è che in questo mondo globalizzato aumentano i movimenti che si richiamano a queste forme di “ritorno all’antico” e di difesa delle proprie identità violate.
Fino ad ora il fenomeno era rimasto confinato a livello di discussione da bar, ma questa rivendicazione rischia di riportarci indietro di decenni.
Non possiamo fare altro che aspettare ed appurare se si tratti di un bluff.