
L’idea certamente è affascinante ma in concreto anche possibile.
La tecnologia unita alla ricerca ha fatto passi da gigante nel settore dei trasporti eco-sostenibili, giungendo a concepire soluzioni assolutamente inaspettate come questo vero e proprio “acquabus” (cliccare la foto per ingrandirla), di cui vi abbiamo parlato nei giorni precedenti.
Da noi raggiunto, il professor Anthony Zampella, ideatore del progetto “Idro-Bus”,ci ha gentilmente concesso questa breve intervista:
Professor Zampella che cos’è in realtà questo Idro-Bus?
“È un mezzo con caratteristiche simili a quelli di un normale bus, solo che può viaggiare anche via mare. È dotato di ruote che una volta in mare vengono richiamate,come i carrelli per gli aerei, in appositi alloggiamenti”.
Di quali tecnologie si serve?
“Si tratta di un mezzo assolutamente ecologico, alimentato da pannelli solari, non inquinante, privo di emissioni nocive. Può essere utilizzato per brevi tratte di mare e trasportare fino a 20 persone”.
In concreto, come può essere utilizzato sull’isola di Salina?
“Guardi, conosco Salina perchè ci vengo da anni, ospite di amici che hanno una splendida casa con vista sulla baia di Rinella ed ho sempre pensato che un mezzo con tali caratteristiche potrebbe essere ideale per un servizio navetta con Santa Marina Salina, considerando anche la brevità del percorso (poco più di 3Km. in linea d’aria – N.d.R.) e il tratto di mare relativamente tranquillo per gran parte dell’anno. Aggiungo che questi mezzi a basso impatto ambientale rientrano nei finanziamenti agevolati del settore energia alternativa previsti dal governo italiano nell’ultima legge finanziaria”.
Che infrastrutture necessitano per attivare il servizio?
“Praticamente basterebbe uno scivolo in località Lingua (all’altezza dello spiazzo denominato “Il Nero” – N.d.R.) per permettere al mezzo di poter scendere in acqua ed un altro scivolo a Rinella, per la fuoriuscita del mezzo dall’acqua”.
Nient’altro?
“Assolutamente! Ci si imbarca a S.M.S., si va verso Lingua come un normale bus, poi si scende in acqua ed in quindici minuti si arriva a Rinella”.
Una vera e propria autostrada del mare!
“Certamente! E con impatto praticamente zero, ove si consideri cosa avverrebbe nel caso di un collegamento stradale che stravolgerebbe uno degli angoli più incontaminati dell’Isola”.
Ne ha parlato con gli amministratori?
“Sì, diciamo che in estate si è accennato ad un progetto di trasporto urbano con mezzi eco-sostenibili e devo dire che ho notato un certo interesse. Certo, c’è molta diffidenza ma come tutte le innovazioni bisogna avere coraggio”.
Facciamo nostro l’appello finale del professor Zampella, nella convinzione che il dibattito politico, peraltro già avviato, possa prendere in esame questo progetto che riporterebbe il paese di Rinella al centro delle attività dell’Isola, facendolo definitivamente uscire da quell’isolamento che per troppi anni ne ha condizionato lo sviluppo.
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