lunedì 30 marzo 2009

Cartoline eoliane


Giungemmo nell'Eolia ove il diletto figlio, Eolo, abitava in isola natante su veleggianti e remiganti navi, su cui passano allegri il mar spumante.
(Odissea – Omero)

L’analisi del Cantaro: pillole di geopolitica

Nell’ampio dibattito politico che “Il Cantaro Eoliano” porta avanti sui problemi e le prospettive delle popolazioni isolane, abbiamo ritenuto opportuno sentire il parere del professor Alfio Tigna, membro del C.N.G. (Centro Nazionale Geopolitica), siciliano d’origine e quindi esperto di problematiche meridionali.

Professore, una domanda preliminare: che cos’è la geopolitica?
“La geopolitica è una disciplina che negli ultimi anni ha acquistato sempre maggiore importanza per via della globalizzazione e studia le relazioni tra la geografia fisica, quella umana e l'azione politica”.

Da questo punto di vista come cambieranno le isole Eolie da qui a quindici anni?
"Nel medio-lungo termine, Lipari è destinata a perdere progressivamente influenza sul resto delle isole che fanno parte del suo comune e questo per due ordini di motivi: primo, perché aumenteranno i bisogni di sviluppo di queste comunità e quindi le relative richieste; secondo, perché queste richieste non potranno essere adeguatamente soddisfatte dall’isola madre .
"Dunque la conflittualità aumenterà e cominceranno a prendere sempre più consistenza tendenze separatiste che già oggi, seppur in maniera embrionale, cominciano a manifestarsi.
"L’isola di Salina al contrario tenderà al Comune unico, seppur tra diversi ostacoli e molta diffidenza.
"Le comunità di Leni e Malfa, tradizionalmente vicine sia geograficamente che per indole, potrebbero essere l’asse portante di questa unificazione ed in questo senso un impulso importante potrebbe darlo l’eventuale elezione di Gullo a Sindaco di Leni alle prossime elezioni amministrative, che si terranno in primavera nel piccolo ed operoso Comune eoliano.
"Credo che almeno inizialmente il Comune di Santa Marina Salina ostacolerà questo progetto, in quanto verrebbe a perdere la rendita di posizione che gli deriva sia dalla sua posizione geografica che dalla tradizionale amicizia con la vicina isola di Lipari.
"Ma in prospettiva, poiché a Santa Marina Salina c’è una buona parte di opinione pubblica favorevole al progetto del Comune unico, credo queste resistenze verranno vinte.
"A questo punto, per il ragionamento fatto in apertura, le isole di Stromboli, Filicudi ed Alicudi potrebbero essere tentate al distacco da Lipari e chiedere di entrare a far parte del Comune unico dell’isola di Salina.
"Le ricadute geopolitiche a quel punto sarebbero importanti: Lipari, tanto per fare un esempio, rimarrebbe con la sola isola di Vulcano dalla sua parte e andrebbe in difficoltà, rischiando così di perdere la supremazia politico-economica che da sempre svolge sullo scacchiere eoliano.
"L’isola di Panarea, invece, molto probabilmente diventerà un microcosmo sempre più a sé stante, a causa dell’egemonia della sempre più influente e potente lobby settentrionale.
"Il peso di questa lobby da un lato porterà all’affievolirsi della identità eoliana, ma dall’altro procurerà benefici tali da potersi probabilmente autogestire dal punto di vista economico e regolarsi a convenienza nei rapporti politici".

Dove osano le “cavazze”!

Sopra i maggiori network eoliani, la cui fruizione è possibile on line, si possono leggere simpatici articoli sui gabbiani, chiamati in dialetto locale “cavazze”.
Questi uccelli marini (tipici quindi dell’arcipelago delle Eolie), rivestono una figura temibile nell’immaginario collettivo, soprattutto a causa del famoso regista Alfred Hitchcock (1899-1900). Quest’ultimo, nel film “Gli Uccelli”, li rendeva protagonisti di efferate incursioni ai danni degli umani. Dopo quella pellicola, la gente ha sempre guardato con timore verso il cielo.
Ma le sempre interessanti ed importanti notizie eoliane pubblicate sul web, invece, dipingono di ben altri colori e con differenti contorni queste figure pennute, che con il loro canto sono diventate una delle principali attrazioni di Lipari.
Le “cavazze”, infatti, hanno imparato a convivere con l’uomo, in una sorta di patto do ut des. Patto in cui la gente si è ben rispecchiata e che, di conseguenza, è stata subito lieta di sottoscrivere.
Queste informazioni, degne di essere riportate alla grande platea di internet, ci dicono che le “cavazze” arrivano fino a terra, si affollano sui porti, cantano ilari sulle acque… ma tutto questo perché aspettano i ridenti pescherecci carichi di pesce, pronto per essere smerciato ai consumatori in tutta la sua freschezza.
“Meno male che i gabbiani sono praticamente a terra perché aspettano il pesce!” diciamo noi, perché qualcuno in mala fede potrebbe sparlare dicendo che il territorio è impestato di spazzatura (in dialetto eoliano: “munnizza”) e che quindi le “cavazze” fanno ormai parte dell’abitato civile proprio per questo!
Ma invece non è così. Sarebbe impensabile in un’ambita meta turistica, nonché sede di un prestigioso museo internazionale.
Ci piace dire, inoltre, che la terminologia eoliana racchiude dei significati da interpretare come autentiche metafore. Avete presente quando un gruppo di ragazzi gira attorno ad una bella donna, cercando di circuirla con la propria aitante presenza e confondendola tra dolci parole? Avete ben presenti queste componenti, che sono le basi del corteggiamento in qualsiasi specie animale? Bene, in gergo eoliano, questi esemplari di maschi locali vengono per l’appunto definiti come delle autentiche “cavazze”!
Vogliamo concludere, sempre rimanendo nel campo degli idiomi, che gli individui possono essere anche definiti “arpazzi”, cioè poiane. Vengono chiamati in ballo questi rapaci quando ci sono soggetti che, pur girando anche loro attorno la “preda”, presentano ben altri intenti: il loro unico scopo, infatti, è quello di “ghermire” in base a dei veri e propri interessi materiali! Logico volgere il pensiero ad ipotetici scenari politici, infestati dall’arpazza politica, mutazione genetica dell’originale. Evoluzione o involuzione?
Ben vengano le “cavazze”, allora, sperando che personaggi stile “arpazzi” non facciano mai la propria comparsa, con i propri sorrisi ammiccanti, in questi immacolati orizzonti.

giovedì 26 marzo 2009

Speciale elezioni: chi lo dice che a Leni i giochi sono fatti?

Ve lo avevamo annunciato al momento dell’apertura di questo blog. Persone di Malfa, non tollerando l’ingerenza di S. Marina Salina nelle sorti elettorali di Leni, hanno deciso di scendere in campo.
La candidatura di Riccardo Gullo (prima) e Maurizio Santisi (dopo) ha fatto storcere il naso a molti.
Le motivazioni sarebbero molteplici, tra cui una vicinanza tra Leni e Malfa che è sempre stata molto più forte di quanto possa essere mai stata con l’altro comune salinese.
Ma adesso, alla luce di un malcontento che serpeggia pericolosamente per tutto l’arcipelago eoliano, pare che le mire siano ben più alte e che alla base ci sia un piano da sviluppare in tempi nemmeno troppo lunghi. Sembra infatti che una volta conquistato l’elettorato di Leni, la lista di Malfa farà di tutto per creare una fusione tra i due comuni e quindi formarne uno solo!
Approfittando, poi, dei rumori sociali provenienti da Stromboli (nella foto), il nuovo comune di Salina muoverebbe tutti i passi diplomatici necessari per chiamare a sé la già menzionata Stromboli assieme a Panarea. Viene data per scontata l’adesione a questo ambizioso progetto da parte di Alicudi e Filicudi, vista l’affinità etnica con la gente del territorio lenese.
Arrivati a quel punto, il comune di S. Marina Salina sarà costretto a fare una scelta e quindi schierarsi apertamente: o lasciarsi inglobare dalla nuova, grande, realtà politica oppure allearsi definitivamente con l’asse Lipari-Vulcano.
Non schierandosi, e cercando magari di fare da cuscinetto per limitare gli inevitabili attriti, S.M.S. rischierebbe di rimanere frantumata, come accade ad un vaso di coccio tra due recipienti di metallo.
Un quadro che va a toccare degli scenari di autentica geo-politica, quindi, che non tarderà di suscitare violente polemiche.
Tra l’altro, proprio conoscendo il carattere degli isolani, sarà molto difficile stabilire un’eventuale sede di questo nuovo comune, almeno durante la sua fase embrionale.

Convegno sui trasporti: successo su tutta la linea!

Una sala gremita! L’aula di circa 500 posti, in cui si è tenuto l’ennesimo convegno sui trasporti marittimi, ha praticamente registrato il tutto esaurito.
Talmente esaurito che è stato opportuno chiamare tempestivamente alcune scolaresche, affinché potessero usufruire degli esigui spazi rimasti ancora a disposizione e quindi beneficiare di cotanto spettacolo, che ha denotato una capacità politica da antologia.
I ragazzi, ovviamente, hanno seguito con estremo interesse per tutta la durata del convegno. E già c’è chi si stupisce che a questi ragazzi non vengano spontaneamente aperte le porte dei Consigli comunali.
Un convegno dai contenuti forti e precisi, quindi, che non ha girato attorno all’argomento. Magari, per non cadere nel banale, a volte si è preferito non parlare affatto, ma questi sono dettagli!
Nell’articolo precedente si era annunciata la presenza addirittura di Senatori! Diciamo solo che sono state presenti delle degne rappresentanze.
In un’occasione in cui il termine più inflazionato è stato “BI-PARTIZAN”, probabilmente perché suona bene ovunque lo metti, è stato detto senza mezzi termini che “è il momento delle risposte!” e che “il momento è estremamente difficile!”. Solite frasi di circostanza? Forse… sì! O forse no, perché stavolta ci si è sbilanciati e si è detto senza mezzi termini che verrà approntato “un pacchetto per affrontare le difficoltà”. E siccome siamo consapevoli che per l’opinione pubblica questo è un problema molto più grosso di quanto in realtà non sia per i politici, siamo altrettanto certi che da Lipari verrà calato un “pacco” non indifferente!
“Non siamo qui col cappello in mano, per chiedere l’elemosina – è stato testualmente detto con forza –. Noi siamo orgogliosi, siamo eoliani!”. E difatti, proprio per questo, si preferisce calarsi direttamente le braghe per affrontare quello che durante il convegno è stato ancora una volta definito come “IL problema della vita!”. Problema che non consente ai nostri figli di avere il sacrosanto “diritto allo studio”, in quanto i mezzi da Alicudi e Filicudi partono di mattina per Lipari solo due volte a settimana (per chi non lo sapesse: le scuole superiori si trovano proprio nella Capitale delle Eolie) e quindi viene minato “il nostro futuro”; “ma viene compromesso anche il nostro presente”, è stato detto, perché pare ovvio che questa situazione ha gettato nel panico (ingiustificato?) tutti gli operatori turistici.
Soluzione? Magari qualche altro convegno, dove verrà spiegato serenamente, pacatamente, che chi di competenza si sta muovendo. Non si sa verso dove… ma si sta muovendo!

lunedì 23 marzo 2009

Quale futuro per Rinella: intervista con il professor Anthony Zampella

Investire sul futuro per un trasporto sostenibile è l’idea che da questa estate è iniziata a circolare nel dibattito politico che coinvolge le tre amministrazioni dell’isola; occasione per modernizzare un trasporto urbano condizionato da mezzi tecnologicamente superati, investendo su mezzi ecologici a basso inquinamento.
L’idea certamente è affascinante ma in concreto anche possibile.
La tecnologia unita alla ricerca ha fatto passi da gigante nel settore dei trasporti eco-sostenibili, giungendo a concepire soluzioni assolutamente inaspettate come questo vero e proprio “acquabus” (cliccare la foto per ingrandirla), di cui vi abbiamo parlato nei giorni precedenti.
Da noi raggiunto, il professor Anthony Zampella, ideatore del progetto “Idro-Bus”,ci ha gentilmente concesso questa breve intervista:

Professor Zampella che cos’è in realtà questo Idro-Bus?
“È un mezzo con caratteristiche simili a quelli di un normale bus, solo che può viaggiare anche via mare. È dotato di ruote che una volta in mare vengono richiamate,come i carrelli per gli aerei, in appositi alloggiamenti”.

Di quali tecnologie si serve?
“Si tratta di un mezzo assolutamente ecologico, alimentato da pannelli solari, non inquinante, privo di emissioni nocive. Può essere utilizzato per brevi tratte di mare e trasportare fino a 20 persone”.

In concreto, come può essere utilizzato sull’isola di Salina?
“Guardi, conosco Salina perchè ci vengo da anni, ospite di amici che hanno una splendida casa con vista sulla baia di Rinella ed ho sempre pensato che un mezzo con tali caratteristiche potrebbe essere ideale per un servizio navetta con Santa Marina Salina, considerando anche la brevità del percorso (poco più di 3Km. in linea d’aria – N.d.R.) e il tratto di mare relativamente tranquillo per gran parte dell’anno. Aggiungo che questi mezzi a basso impatto ambientale rientrano nei finanziamenti agevolati del settore energia alternativa previsti dal governo italiano nell’ultima legge finanziaria”.

Che infrastrutture necessitano per attivare il servizio?
“Praticamente basterebbe uno scivolo in località Lingua (all’altezza dello spiazzo denominato “Il Nero” – N.d.R.) per permettere al mezzo di poter scendere in acqua ed un altro scivolo a Rinella, per la fuoriuscita del mezzo dall’acqua”.

Nient’altro?
“Assolutamente! Ci si imbarca a S.M.S., si va verso Lingua come un normale bus, poi si scende in acqua ed in quindici minuti si arriva a Rinella”.

Una vera e propria autostrada del mare!
“Certamente! E con impatto praticamente zero, ove si consideri cosa avverrebbe nel caso di un collegamento stradale che stravolgerebbe uno degli angoli più incontaminati dell’Isola”.

Ne ha parlato con gli amministratori?
“Sì, diciamo che in estate si è accennato ad un progetto di trasporto urbano con mezzi eco-sostenibili e devo dire che ho notato un certo interesse. Certo, c’è molta diffidenza ma come tutte le innovazioni bisogna avere coraggio”.

Facciamo nostro l’appello finale del professor Zampella, nella convinzione che il dibattito politico, peraltro già avviato, possa prendere in esame questo progetto che riporterebbe il paese di Rinella al centro delle attività dell’Isola, facendolo definitivamente uscire da quell’isolamento che per troppi anni ne ha condizionato lo sviluppo.

Il dopo SIREMAR è già iniziato

La politica come ben sappiamo ha i suoi rituali, che vanno scrupolosamente rispettati. Così oggi, nella sala congressi di Lipari, si terrà il solito convegno sui trasporti marittimi, con la partecipazione dei sindaci delle isole minori siciliane, parlamentari nazionali, regionali e addirittura europei, a testimonianza che il problema del “diritto alla mobilità delle popolazioni eoliane” ha ormai varcato i confini nazionali e comincia ad interessare anche l’Europa.
Si cerchèrà di fare il punto della situazione nell’ampio e vivace dibattito che ne seguirà, dove crediamo non mancherà la classica considerazione: “Si sapeva da anni che saremmo giunti a questo punto” accompagnata dal solito applauso.
Purtroppo in questo tipo di riunioni resta sempre inevasa l’osservazione fin troppo ovvia: “Se tutti lo sapevate, perché non avete fatto nulla?”.
Noi tentiamo una risposta: ci sono pochi applausi e poca visibilità per chi lavora in silenzio alla soluzione dei problemi.
È la solita storia all’italiana delle tragedie annunziate.
Ma come ammonisce un vecchio adagio, “mentre a Roma (leggi Lipari) si discute, Sagunto (leggi SIREMAR) viene espugnata”.
In realtà il dopo Siremar è già iniziato; pare che una nuova società, la MDM (Movida do Mar), sarebbe pronta a subentrare alla SIREMAR, rilevando il servizio di collegamento con la terra ferma.
In esclusiva vi mostriamo la foto della nave ammiraglia.
Vorremmo sbagliarci, ma crediamo che si voglia cambiare tutto per non cambiare niente!

sabato 21 marzo 2009

S. Giuseppe illumina Malfa

“Luci a S. Siro” cantava Roberto Vecchioni. “Luci a Malfa” potrebbe intonare un devoto di S. Giuseppe! Dopo la celebrazione della famosa tavolata ispirata alla Sacra Famiglia presieduta dal santo Patriarca, infatti, calando l’imbrunire si è avverato il miracolo: tutti i lampioni disseminati per strade, stradine e vicoli del Comune di Malfa, da sempre “oscurati” e resi inutilizzabili, sono stati pervasi dalla Scintilla divina e si sono illuminati!
La loro calda luce, che di colpo ha trasformato il triste volto notturno del paese, ha subito fatto tornare a “bomba” il discorso su un concetto di fondo: i lampioni ci sono, quindi usiamoli! Altrimenti, torniamo ai sani lumi a petrolio o alle lampade ad olio, dove bastava orinarci dentro per allungare il propellente! Unico effetto collaterale: il cattivo odore. Come del resto avviene con il Cantaro, quando il suo contenuto (in questo caso le notizie) non viene ossigenato e tutto rimane sul fondo senza veder luce!
O come l’ospite… che quando si trattiene per troppo tempo inizia decisamente a puzzare!!

Trasporti: è arrivato l’Idro-Bus!

Diciamolo: i rappresentanti politici delle isole minori (come già evidenziato in un altro post) hanno fatto più del loro dovere in questa battaglia per i trasporti. Ad una semplice domanda sullo stato attuale della situazione, la risposta è stata secca e naturale: “Siamo a mare!”, per sottolineare lo stato di insularità che da sempre contraddistingue le nostre comunità.
Ed è proprio dal mare che bisogna partire per colmare i “lievi” disagi denotati da un’attività, soprattutto lavorativa, ormai troppo frenetica. Chi l’ha detto che il Regno di Nettuno debba essere per forza un ostacolo per gli spostamenti? Non sarà che i fannulloni isolani si siano troppo cullati su l’aspetto marittimo? Come tutti gli alibi, anche questo prima o poi crolla!
Infatti lo Stato ha messo a disposizione, nella nuova finanziaria del 2009, tutta una serie di contributi per i trasporti tramite energie rinnovabili, con un finanziamento a fondo perduto che arriva, pensate!, addirittura al 70%. Con queste cifre alla mano, tutti hanno capito di non avere più scusanti per cullarsi nel loro dolce far niente e quindi sono stati sollecitati i progettisti di competenza.
La risposta che tutti si aspettavano si chiama IDRO-BUS! Si tratta di un mezzo di trasporto anfibio, la cui struttura, ispirata ai tradizionali autobus di linea, è dotata di innovativi pannelli solari. Tramite questi particolari accorgimenti della tecnica moderna, il mezzo incamera una fonte d’energia capace di creare a sua volta una propulsione idrica che ben sopperisce all’assenza di carburanti convenzionali. Ecco che grazie a questo particolare sistema, tutti gli esperimenti sull’idrogeno (che ad oggi appare fin troppo instabile) risultano essere del tutto inutili!
A questo punto, visto l’ormai annoso problema dei trasporti pubblici nelle isole, che denotano diverse mancanze concettuali, le Eolie potrebbero essere un eccellente banco di prova!
Quando si abbandonò, ad esempio, il progetto della strada Rinella-Lingua (province, rispettivamente, di Leni e S. Marina Salina), si preferì creare un secondo porto. Ancora oggi c’è chi rimpiange quella scelta, consapevole che l’intera Salina avrebbe potuto beneficiare di ben altri servizi di collegamento. Ma non andiamo oltre, almeno per il momento!
Si è calcolato che uno di questi moderni Idro-Bus sarebbe capace di collegare i due scali in poco meno di 20 minuti, dimezzando cioè l’attuale tempo di percorrenza su strada! Questo sarebbe il primo passo per un collegamento marittimo capace di toccare tutti i punti strategici dell’isola. Alla fine, se si desidera anche un servizio terrestre, bisognerebbe solo creare delle apposite piste d’attracco. Altrimenti, i passeggeri scenderebbero direttamente in spiaggia grazie a degli elementari scivoli. Dal produttore al consumatore, insomma!
Ma già si temono barricate da parte del comune di Malfa, che rischierebbe seriamente di trovarsi tagliato fuori dai traffici commerciali e che potrebbe veder dimezzate le presenze che quantomeno transitano sul proprio territorio. Staremo a vedere.
A breve seguirà una dettagliata intervista con l’ideatore del progetto Idro-Bus, prof. Anthony Zampella. Verrà pubblicata anche una foto del prototipo.

venerdì 20 marzo 2009

Amministrative Comune Leni - nuove candidature -



L'interesse politico nel piccolo comune di Leni in vista delle amministrative di giugno sta inaspettatamente raggiungendo livelli spasmodici. Dopo l'autorevole candidatura a sindaco di Riccardo Gullo per il centrosinistra, ex primo cittadino di Santa Marina e quella di Maurizio Santisi del centrodestra, attuale assessore alla Sanità e Servizi sociali sempre del comune di Santa Marina Salina, da indiscrezioni attendibili sembra che anche un gruppo di cittadini del vicino comune di Malfa voglia tentare la scalata all’ambitissima guida del comune di Leni.
L’iniziativa, secondo i bene informati, sarebbe in fase avanzata e ruoterebbe attorno ad un gruppo di persone che negli ultimi anni ha svolto un ruolo molto attivo nella promozione di attività sociali sul territorio.
“Non abbiamo certo gli appoggi politici che vantano i nostri avversari ma vogliamo provarci lo stesso anche perchè sbandierare amicizie con i “soliti noti” in questa fase politica potrebbe non essere un vantaggio.”
Un progetto di rottura,dunque, che si ispira al modello delle liste civiche proposte da Beppe Grillo e che sfrutta quella voglia ormai dilagante di antipolitica che sembra aver raggiunto anche le nostre isole.
Di certo è la prima volta, nella storia ormai centenaria delle tre amministrazioni dell’Isola, che un comune non è in grado di esprimere una propria candidatura alla carica di sindaco lasciando campo libero a candidati provenienti dai paesi limitrofi .

Trasporti marittimi: il punto




E’ ora di mettere la parola fine a questa telenovela di come si arriva alle Isole Eolie! Se tutti riflettessimo con pacatezza e ci interrogassimo in spirito di coscienza, risponderemmo senza polemiche con due sole parole: via mare.
E’ da mesi ormai che tutti fanno a gara per proporre soluzioni di ogni tipo, a richiamarci alle nostre responsabilità, a saper essere uniti e forti, ma tutto ciò ormai possiamo dircelo con franchezza: è solo propaganda.
La verità che ognuno si ostina a negare è che i nostri amministratori hanno fatto più di quanto era in loro potere.
La loro azione è stata talmente incisiva che davanti alle richieste perentorie ed improrogabili portate nelle sedi più alte, il ministro non ha aperto bocca ma si è stupito “che per rappresentare queste sacrosante esigenze ancora oggi bisogna affrontare questi viaggi della speranza, quando sarebbe bastato alzare la cornetta del telefono.”
Questa, cari amici, è la verità e tutto il baccano che ne è seguito è frutto della solita manovra dei disfattisti e di tutti quelli che se qualcuno non gli dice “NO” si arrabbiano.
Di tutti quelli che preferiscono aprire un “tavolo” a Roma invece che un ristorante a Salina, pur di mortificare le iniziative locali.
Tutti costoro dovrebbero ricordare che il fascino delle Eolie risiede nella difficoltà di raggiungerle, le Eolie non sono uno spettacolo per tutti, arrivarci è una missione, una fede, bisogna crederci fino in fondo e anche oltre.
E’ ozioso sostenere che arrivarci non con dei mesi, delle settimane, dei giorni ma addirittura con qualche ora di ritardo sia una iattura.
L’importante è arrivare, ogni passo di avvicinamento deve essere vissuto come una conquista e allora vedrete che tutto acquisterà una dimensione diversa.
Spesso si dice: “Il viaggio è stato una odissea”, riducendo una parola mitica, che ha lanciato l’uomo alla scoperta dell’ignoto, a sinonimo di negatività. Ma immaginate per un attimo se bastasse schiacciare un bottone comodamente seduti per andare dove vorreste, con tutte le comodità senza preoccuparvi di nulla… Quando arrivereste a destinazione, quel posto non lo sentireste vostro; lo avreste semplicemente acquistato, avreste semplicemente perso emozioni.
In altre parole, non lo apprezzereste nel vero senso omerico della parola.
Provate ad arrivare fin qua. Alle difficoltà del viaggio, all’incertezza degli orari, l’incertezza della meta, nessuno che vi dia un’informazione valida fino ai cinque minuti che precedono ogni imbarco, nessuno che vi coccoli o che vi calcoli, gustate senza fretta quel senso di smarrimento che vi assale, litigate pure con la vostra compagna su chi aveva avuto l’idea di venire fino a quaggiù… E quando tutto vi sembrerà ormai perso, ecco a sorpresa stagliarsi davanti a voi questo paradiso! Ed allora resterete (ora sì a bocca aperta!) davanti a tanta bellezza.A quel punto, cosa volete che ve ne importi se una volta sbarcati la nave dell’acqua non è arrivata, se i mezzi pubblici viaggiano male, se il cibo è caro, se il prezzo della benzina è alto e i motorini troppo cari! A voi basta essere arrivati, averci creduto e ora meritate il giusto premio per chi si avventura fino a quaggiù.