
Sembra che il maggior gradimento sul territorio insulare e nazionale, a bocce ferme, lo stia ottenendo un oscuro e misconosciuto documentario fuori concorso di cui quasi nessuno aveva sentito parlare.
“Gli Attavianati”, questo il titolo, tratta temi scottanti e di difficile divulgazione. È la storia di una famiglia che vive in qualche zona non ben precisata del centro Italia e che, dopo essere salita agli onori della cronaca per un brillante passato artistico, cerca di sopravvivere di rendita.
I componenti principali del nucleo familiare, sinistroidi e sinistrati, decidono di tentare la fortuna emigrando, a sorpresa, nel profondo meridione italiano.
Qui, conosciuti esclusivamente per la fama prestigiosa che ne accompagna gli echi, gli Attavianati campano come se nulla fosse mai accaduto e sciorinano pose da alta società.
Organizzano festini e le famiglie dei politici ospitanti sono ben liete di mettersi a disposizione. A quel punto, si decide di forzare la mano… ed invitare gli amici!
Vengono tutti rifocillati, mangiando, bevendo, dormendo e… gratis!
Ci sono grandi progetti, grandi manovre, ma i protagonisti non sanno che alcuni esponenti popolari provano profondi rancori nei loro confronti e brigano per organizzare un agguato che rimarrà impresso per sempre nella memoria di quella famiglia.
Facendo leva sul malcontento di altri cittadini, che vedono salire sempre più le tasse a discapito del proprio paese, questi facinorosi hanno ormai tratto il famoso dado.
Il documento visivo si interrompe con i popolani che escono in strada di notte, armati di torce e di forconi, mentre gli Attavianati consumano l’ennesimo banchetto, nella massima spensieratezza e ignari di quanto sta per accadere.
La scena si dissolve lentamente, lasciando il resto all' immaginazione dello spettatore.
«Un messaggio forte» ha commentato all’unanimità la stampa specializzata «e non c’è da escludere che in certe scene ci sia ben più che un fondo di verità. Sicuramente un documento importante, che non sappiamo quanto possa essere vissuto a cuor leggero in posti vessati come i comuni eoliani».
Caro Cantaro,
RispondiEliminapuoi informarti quanto appunto costa allo stato italiano questa specie di docfestival che gliene frega molto sempre alle stesse persone e veramente poco porta all'conomia dell'isola ?
Potremmo impiegare quei soldi e quelle energie in qualcosa di più produttivo ? Attendiamo un articolo di chiarimento caro cantaro, che se oltre alla satira facessi anche un pò di informazione .......
Ciao Cà
MAI PIU' UNO SCHIFO DEL GENERE! Sindaci non concedete più patrocini per buffonate simili, o ne siete complici!
RispondiEliminama se loro sono i primi a mangiare...
RispondiEliminaSVEGLIATEVI
per chiarezza di cronoca..i comuni di Salina quest'anno non hanno dato neanche un centesimo di euro per il docfestival..hanno solo concesso l'uso delle strutture....e si è visto il risultato...senza la guida delle amministrazioni comunali, il direttore artistico si è sbizzarrito...scadendo molte volte nel cattivo gusto...
RispondiElimina....Senza la guida delle amministrazioni comunali.... A chi volete fare ridere???
RispondiEliminaSicuramente dà visibilità alla nostra isola, ma il vero scopo è fare pubblicità alla famiglia di cui sopra.
Sapete che una sera hanno cenato al Gambero, ma erano invitati solo quelli che sono venuti a SCROCCO. Si, perchè un signore, uno sponsor, che pur di essere presente all'evento è arrivato con l'elicottero, portando con sé due forme di Parmigiano Reggiano da fare assaggiare non è stato invitato. Lui no, ma il suo formaggio SI!!!!
Biglietti aerei, elicottero, albergo, etc... secondo voi torna a Salina???
Questa è la falsa Cultura, di cui l'isola si sta riempendo.
Ah si?..perchè i Taviani hanno bisogno di visibilità per farsi conoscere?
RispondiEliminaA me non risulta.
Ma sai ognuno di noi ha la propria cultura e conoscenza.
Piuttosto, quali sono le amministrazioni che dovrebbero fare da guida?.....quelle locali?????
E poi tanto per chiarire il concetto di Cultura. Ma cosa significa falsa cultura? La cultura o c'è o non c'è. Non esite il lato negativo di interpretare il concetto di cultura. Quando sento parlare di cultura di un popolo, penso a tutto ciò che di bello abbia fatto nei secoli quella popolazione, a tutte le loro conoscenze che vengono trasmesse dai padri ai figli per intere generazioni.
Credo piuttosto che l'Isola abbia bisogno davvero di amministratori che abbiano Cultura, cosa che ....ahimè manca e il superiore intervento ne è conferma di ciò che dico.
Vergogna, vergogna, vergogna, tre volte vergogna per un soggetto che fa parte di un consiglio comunale e si permette di fare delle affermazioni sempre fuori luogo, senza senso. Il problema è che soggetti come questi non solo non dovrebbero fare parte di un civico consesso, considerato che il soggetto di cui sopra tutto è tranne che civico. Ma si dovrebbero risvegliare le coscenze popolari e ricordare quello che i consiglieri come lui hanno fatto dopo aver avuto una carica elettiva. Purtroppo la memoria è corta e l'unica lunga è quella dell'interesse personale. Lasciate perdere i Taviani, che anche se possono aver fatto delle personalizzazioni del loro festival, lasciateLi stare perchè possono solo dare una visibilità maggiore all'isola e sicuramente è molto meglio una cena privata tra loro al Gambero che assistere ad un consiglio comunale i cui consiglieri sono come quelli di cui sopra.
RispondiEliminaah Giuffrè questi ultimi 2 ti hanno zittito..........CHE FAI NON PARLI????
RispondiEliminaDifenditi no!!!!!! Mhhhiiiii da fiura i mer.....
Scusate, ma non passo la mia giornata a controllare i commenti del cantaro, datemi il tempo.
RispondiEliminaCerto bisognerebbe capire da che pulpito viene la predica, non riesco a leggere i Vs nomi.
Vi chiarisco i concetti:
A mio avviso nel Salina Doc Fest non c’è tutta questa cultura (leggi i primi 4 commenti). Proprio oggi infatti mi raccontavano di una proiezione, avvenuta nel salone del 118 in cui si insultava alla grande il Presidente del Consiglio dei Ministri; anonimo delle 10.19 questa è cultura per te? Vuoi fatto altri esempi?
Offendi 3 amministrazioni comunali, per un intervento fatto solamente da me, come ti permetti? Ripeto, tu chi sei?
Passiamo al più furbo, l’anonimo delle 10.08
“Fuori luogo e senza senso” scrive. Fuori luogo perché? L’articolo si intitolava GLI ATTAVIANATI, con riferimento al Salina Doc Fest, ed io parlo proprio di quello. Un senso lo ha, mi dispiace tu non riesca a capirlo.
Vuoi sapere quello che i consiglieri come me hanno fatto, certo, fatti avanti e sarò lieto di mostrartelo, ma non è questo il luogo.
P.s. Adesso chi sta parlando fuori luogo e senza senso???
Vorrei risparmiarti il termine ignorante per questa volta, tu semplicemente non sai quello che dici.
Se credi veramente che il Salina Doc Fest porti all’isola di Salina vantaggi in termini economici maggiori a tutti i sponsor o finanziamenti ricevuti ti prego di elencarli, altrimenti taci.
Leggete i commenti del blog SALINA: Al via il doc fest. non mi sembrano tanto buoni nei confronti del doc fest.poi quel cretino sopra parla di ricodi tra padre a figli e cose popolari ma non credo che abbia nemmeno seguito una puntata del doc fest.!!! comunque a mio parere sono soldi sprecati male per l'isola da ovunque vengono i soldi.
RispondiEliminaAn vedi oh! L'anonimo delle 19.27 s'è pure offeso solo perchè s'è sentito anche lui ignorante.!!!! Per fortuna che ha dimostrato col suo intervento di non esserlo.:))))
RispondiEliminaPERCHE' PAOLO E VITTORIO ? CHE HANNO FATTO DI MALE ? HANNO VISSUTO INSIEME UNA COMUNE PASSIONE PER IL CINEMA, FIRMANDO OPERE CHE DAVANO SIGNIFICATO ALLA LORO CULTURA, EDUCAZIONE, SENTIMENTO E STILE DI VITA.
RispondiEliminaHANNO SAPUTO RACCONTARE PAGINE CHE DOVREBBEROO ESSERE CONOSCIUTE PRIMA DI SCRIVERCI SOPRA GIUDIZI ANONIMI E APPROSSIMATIVI. CERTO LORO VEDONO LA VITA GUARDANDO A SINISTRA, MA LE LORO OPERE HANNO UNA COMPOSTEZZA ED UNA SIGNORILITA' CHE RARAMENTE SI RISCONTRANO IN OPERE COSIDETTE DI TENDENZA.
CHI HA VISTO "PADRE PADRONE, SOTTO IL SEGNO DELLO SCORPIONE, ALLOSANFAN" HA VISTO CON PIACERE UN FILM CON MESSAGGIO SENZA PROVARE FASTIDIO. CHI HA VISTO "KAOS" HA VISTO LA PIU' BELLA OPERA DI PAOLO E VITTORIO, DOVE SENTIMENTO, ANALISI FILOSOFICA E PSICOLOGICA, CAPACITA' INTERPRETATIVA, COLORE, PAROLE, MARE E SICILIA SONO STATI FUSI E QUINDI PLASMATI IN UN OPERA MERAVIGKIOSA.
SE POI SI VUOLE CRITICARE L'APPROCCIO DI GIOVANNA COL CINEMA, CON SALINA E CON I PENSIERI DI SALINA, AVREMO MODO DI PARLARNE IN SEGUITO.
TEODORO CATAFFO