domenica 31 gennaio 2010

A Malfa si celebra il centenario. Con oltre un mese di ritardo!

Dopo la celebrazione a sorpresa nel laborioso Comune di Leni (vedi post poco sotto), anche il sempre fantasioso Comune di Malfa celebra il centenario della nascita dei tre Comuni dell'isola di Salina.
Il ritardo, secondo gli organizzatori, sarebbe giustificato da un allestimento imponente, che ha chiamato a collaborare esponenti illustri della stampa nazionale. A quel punto, tutti si aspettavano telecamere, uomini e donne che lavorano istericamente dietro le quinte, per mandare in onda, a reti rigorosamente unificate, l'evento di importanza planetaria.
Nulla di tutto ciò.
L'avvenimento si è invece distinto per la presenza di tutti e tre i sindaci al medesimo "tavolo" di concertazione e dopo la lunga digressione storica sono arrivati i commenti.
Taglienti come rasoi (imbevuti di veleno) quelli provenienti da Leni; con un occhio all'imprenditoria quelli del versante di S. Marina; maldestramente concilianti quelli dei padroni di casa.
Ad un certo punto sembrava che la manifestazione fosse diventato il luogo adatto per un "regolamento dei conti", con commenti al vetriolo sulle ipotesi di un eventuale congiungimento di intenti proposto dal più giovane dei sindaci. Il concetto di "marketing", poi, è risunonato come il più osceno degli slogan.
Il propositore di tali progetti di gloria, una volta attaccato da chi rinfacciava vecchie alleanze senza arte né parte, in maniera molto signorile (e non è uno scherzo) preferiva soprassedere e far terminare la seduta nella più assoluta calma.
Alla fine tutti contenti ( o quasi): una delle parti si beava di avere avuto per l'ennesima volta l'ultima parola ed avergliele cantate a tutti, compresi quelli che avevano ritardato sensibilmente la data delle celebrazioni; un'altra parte era invece semplicemente soddisfatta che tutto fosse finito per il meglio e che, finalmente, era arrivata l'ora del rinfresco; ed infine, c'è stato chi è stato ben felice di andarsene, affinché non dovesse più sostenere una parte che rischiava di compromettergli irrimediabilmente il fegato!
Insomma, a ciascuno il suo.

mercoledì 20 gennaio 2010

Sanità: S. Marina apre l'ombrello!

Nell’ultima Giunta del 2009, l’industrioso Comune eoliano ha calato un ulteriore “pacco” di provvedimenti, registrato sotto l’ingegnoso nome tecnico di “ombrello sanitario”.
Gli esponenti dell’M.P.A. (Movimento Per l’Ambulanza), dall’alto della loro esperienza maturata sul campo, hanno portato a conclusione degli importanti provvedimenti che erano stati comunque previsti nel programma elettorale dell’attuale Amministrazione.
Innanzi tutto l’utilizzo di elicotteri privati, messi a disposizone gratuitamente dell’utente da non ben precisati benefattori. In tal modo, si dimostrerà che l’uso delle strutture statali è ormai roba desueta.
Altro punto è l’acquisto di un computer per le analisi cliniche da porre presso la farmacia comunale con la possibilità, tra l’altro, di effettuare l’analisi degli enzimi di necrosi cardiaca necessari alla corretta diagnosi d’infarto; in poche parole, i degenti potranno fare tutto da soli all’occorrenza, senza scomodare i medici competenti.
Last but non least, come si suole dire negli altolocati ambienti di estrazione anglofila, si segnla l’intenzione di acquistare un robot denominato LUKAZ, da montare sull’ambulanza 118 al fine di effettuare massaggio cardiaco e tanto altro, liberando l’utilizzo dei soccorritori che cosi potranno essere più utili, come si sol dire, altrove!
Di fatto, stando agli esperti del Movimento Per l’Ambulanza, tutto ciò renderà il Comune stesso di Santa Marina Salina il più attrezzato e sicuro d’Italia.
Facendo riferimento alla delibera d’uso degli elicotteri privati per i trasporti sanitari sopra indicati, verrà sollecitato ulteriormente il varo del nuovo eliporto locale, affinché il popolo del più industrioso Comune delle Eolie non si abbassi ulteriormente a recarsi in terra straniera. Il tutto sembra di facile attuazione, se non fosse che ancora non è stato individuato il terreno adatto all’uso.

Dettagli…

Ricordiamo, inoltre, che proprio grazie a questi illustri esponenti a suo tempo è stata inaugurata la “Giornata del Diabete”, in cui, anche chi non ce lo aveva, se l’è dovuto fare venire per forza!

Insomma, l’ombrello è aperto. Adesso, attendiamo un’eventuale ri-caduta.

lunedì 18 gennaio 2010

Gabinetti eoliani: si va verso il taglio drastico.

Nell’ambito di una razionalizzazione di costi delle strutture amministrative, la G.U.R.S. (Giunta Unificata per la Razionalizzazione dei Sanitari - una delle sedi, nella foto) ha deciso e notificato a tutti i principali Comuni una drastica riduzione dei componenti dei gabinetti degli Enti pubblici: un esterno e due interni in meno.

Ciò vuol dire che sarà sempre più difficile recarsi in coppia in ciascun gabinetto. Ognuno dovrà occupare quello di competenza e poi cedere, eventualmente, il proprio turno ad un altro.

Le Eolie tremano, perché proprio la solerzia dei vari gabinetti (quello del sindaco, dell’addetto stampa, dei lavori pubblici, della viabilità, ecc…) aveva fatto distinguere queste Amministrazioni da quelle passate, facendo a sua volta registrare delle attività “interne” senza precedenti.

Il numero dei membri degli uffici di gabinetto era già stato ridotto del 30% nell’estate del 2008. Questo, in attesa di una legge di riordino della materia elaborata, per la quale il Governo avrebbe già pronto un disegno di legge.

Nonostante le vibranti proteste dei diretti interessati, che temono soprattutto una definitiva chiusura dei gabinetti ritenuti poco produttivi, è stato ribadito che la frequentazione dei gabinetti stessi è assoggettata agli orari d’ufficio.

La G.U.R.S. ha inoltre deciso di inserire degli obiettivi specifici da raggiungere nei contratti tipo e non lasciare tutto alla libera iniziativa delle Amministrazioni, attraverso un confronto con i relativi responsabili.
Dopo ampia discussione e riflessione, i gabinetti sono stati lasciati liberi ed è stato permesso che ne usufruissero anche coloro i quali attendevano il proprio turno da diversi mesi e che da troppo tempo attendevano una risposta alle proprie richieste.

sabato 16 gennaio 2010

S. Marina Salina: cede il porto commerciale. Ed i guai non sono finiti...

Non conosce pace l’inizio dell’anno nuovo sul territorio dell’industrioso Comune di S. Marina Salina.

Quando sembrava che la nave “Isola di Stromboli" avesse finalmente rotto l'isolamento in cui erano per l’ennesima volta sprofondate le Eolie a causa del cattivo tempo, il fattaccio: il mezzo marittimo non può attraccare perché un pezzo del porto commerciale è risultato gravemente danneggiato a causa della furia delle acque. I medesimi problemi si erano registrati in passato (anche se gli esperti dicono che stavolta i danni sono ben più gravi) e adesso, ripresentandosi con tale prepotenza, mettono in crisi la figura di un assetto politico che dava l’impressione di essere una macchina pratricamente perfetta ed inappuntabile. E sì, perché la veloce risoluzione del problema, a dispetto di quanto fatto dalla precedente gestione, veniva propugnato come un fondamentale punto a favore.

La forza della Natura, quindi, vince ancora una volta la sfida con l’Uomo e, ironia della sorte, l’egemonia del tanto industrioso centro eoliano viene messa in discussione proprio dal mare, cioè quell’elemento che da sempre ne aveva caratterizzato la vocazione commerciale.

Lo sconforto, com’era ovvio attendersi, ha dilaniato gli Amministratori. Dopo l’inevitabile telefonata al Presidente della Regione, è stata fatta quella altrettanto inevitabile all’immancabile Protezione Civile.

I grattacapi aumentano, se si pensa che c’è chi all’interno dell’Amministrazione stessa scrive lettere a personaggi del calibro di… Babbo Natale, affinché infierisca sui già tanto martoriati alti vertici locali.

I quali, come aggiorneremo nei prossimi post, non sono rimasti con le mani in mano ed hanno risposto a tono, chiamando in causa addirittura… la befana!

Vi invitiamo a seguire i maggiori network di infornazione eoliana, affinché possiate verificare la veridicità delle nostre notizie.



Noi, come detto, Vi aggiorneremo appena possibile.

giovedì 14 gennaio 2010

Malfa: fine della telenovela "ADSL"?

Dopo una serie infinita di puntate sul servizio di ADSL nel fantasioso Comune di Malfa, sembra che gli "sceneggiatori" vogliano scrivere la parola "fine".
Ma nel caso di Malfa, come recitava il titolo di un vecchio classico cinematografico, mai dire mai!
Dopo avere atteso anni ed assistito al regolare funzionamento di tale servizio nei due centri limitrofi di Leni e S. Marina, gli abitanti di Malfa guardavano con speranza al cassone giunto (presumibilmente) da qualche stabilimento di pescicoltura catanese.
Il container, inutilizzabile, era stato consegnato come l'ennesimo "pacco" al municipio ed i cittadini avevano definitivamente perso le speranze.
Pochi giorni fa, la sorpresa: su un gigantesco camion (nella foto), il cassone nuovo fiammante!
Domanda: ma non sarà che all'interno ci saranno le medesime apparecchiature consunte del precedente? All'epoca, degli uomini con occhiali neri e ventiquattrore avevano bloccato qualsiasi manovra e fatto sigillare il "pacco".
Per ora, non si è visto nessuno all'orizzonte ed il cassone è stato depositato vicino la zona di competenza, sacrificando anche qualche ramo di pino.
Ora si temono sit-in di qualche ambientalista, anche perché già è emerso un problema radiazioni; quest'ultime potrebbero talmente compenetrarsi all'interno della chimica cerebrale di chi ci vive e lavora vicino che, addirittura, si potrebbe assistere ad un autentico "corto circuito" umano!
Dopo i primi sintomi di confusione e di aggressività, l'individuo colpito potrebbe auto-connettersi alla rete internet e quindi partire per un viaggio mediatico tremendamente difcile da controllare manualmente dall'esterno.
Staremo a vedere cosa diranno le prime esperienze dirette.

lunedì 4 gennaio 2010

Lingua: novella Venezia delle Eolie... o futura Amsterdam del sud Europa?

La notizia è rimbalzata prepotentemente tra tutti i network in rete, seguiti a ruota dalle testate giornalistiche ritenute più eminenti, aggiudicandosi anche qualche rapido passaggio televisivo: le acque del lago di Lingua, lussuosa frazione dell'industrioso Comune di S. Marina Salina, durante le passate giornate di cattivo tempo hanno strabordato per l'ennesima volta.
Il glorioso campetto che si trova lì accanto, protagonista di tante vittorie della squadra locale, è stato completamente sommerso, lasciando fuori dal pelo dell'acqua solo la parte superiore delle due porte.
Le stradine laterali, con i relativi muretti, hanno subito la stessa sorte. Le acque sono arrivate a lambire i vicini ristoranti. Insomma, pareva che il mare avesse guadagnato parecchi metri a discapito della terra ferma.
E in tutto ciò, il faro di Lingua ha dato altri preoccupanti segnali di cedimento.
Gli uffici stampa comunali si sono immediatamente messi in moto, facendo funzionare i propri gabinetti a pieno regime!
L'intero globo terracqueo è stato testimone in tempo reale del dramma presentato con toni enfatici come si conviene, dove veniva paventato l'intervento immediato della Protezione Civile.
Già si immagina l'intervento delle Forze Armate, come accadde con la spazzatura a Napoli, con gli amministratori in testa alla squadra, vestiti con tuta mimetica militare, con mani sui fianchi ed armati di sguardo truce in direzione di ogni ostacolo.
Si è ormai ad un passo dal dichiarare lo stato di calamità, per un evento che quest'anno si è presentato all'appello addirittura per la terza volta. Non si escludono, quindi, probabili sovvenzioni come zona alluvionata!
Si pensa di erigere dei muraglioni che in futuro possano evitare altre inondazioni. L'alternativa, altrimenti, sarebbe prosciugare il lago e buona parte del mare circostante.
Ma a questo punto, se davvero dovessero giungere dei fondi e si riuscisse ad arginare la furia degli elementi, i fondi rimanenti potrebbero essere spesi non per eliminare le acque invasive sul territorio, ma addirittura per farle rimanere in loco e piazzare su di esse delle strutture specifiche.
L'industriosità del Comune è tale che questo handicap potrebbe essere convertito rapidamente in una fonte di introiti inimmaginabile. Verrbbero infatti messe delle passerelle sopraelevate ed apposti tavoli speciali, creando un autentico salotto... in mezzo al mare!
Insomma, una piccola Venezia in piena regola.
Ma qualcuno va anche oltre. In futuro, se dovessero venire meno certi moralismi, si potrebbe addirittura copiare i costumi di una delle più famosi capitali d'Europa: Amsterdam.
A quel punto, il lungomare, che non è stato toccato dall'inondazione e difficilmente lo sarà in seguito, diventerebbe una "via delle vetrine" in miniatura al cui interno ci potrebbero anche lavorare bellezze provenienti da ogni dove, diventando così meta di gran parte dei turisti dell'Europa meridionale e del nord Africa.
Fanta-turismo o inaspettata occasione di guadagno?