lunedì 7 dicembre 2009

Eolie: chiuse per lutto!

Dopo il clamoroso evento del funerale del paese di Acquacalda (di cui riportiamo in foto il necrologio), teatralmente celebrato per ricordare lo stato di totale abbandono in cui versa la frazione di Lipari e seguito minuto per minuto grazie alla sempre inappuntabile diffusione mediatica, si è aperto un dibattito in tutte le comunità eoliane.
Crolli, disservizi, emarginazione, mancanza di valorizzazione di un territorio che fa parte del Patrimonio dell’Umanità… Un paese in cui tutto l’ardore e la creatività popolare viene fuori, trabocca da ogni parola, ogni gesto della gente locale… E gli altri,che non versano sicuramente in situazioni migliori, che fanno? Stanno a guardare?
Non sarà che i tanto maltrattati primi cittadini, alla fine, non possono essere altro che la corretta espressione di una popolazione che non vuole avere guai di alcun tipo?
Resta il fatto che in una simile rappresentazione collettiva, alla cui testa si sono posti persino esponenti del Potere spirituale, ci si attendeva almeno un telegramma di solidarietà da parte delle Amministrazioni isolane.
Invece, tutto tace. Addirittura c’è chi sostiene che da questa presunta crisi globale il proprio Comune è uscito a testa alta e che, a volerla dire tutta, la crisi stessa non è mai stata avvertita dai propri elettori!
Il malumore però è concreto, nonostante le dichiarazioni di facciata. E allora c’è da augurarsi che i cittadini delle Eolie non prendano esempio dai fratelli di Acquacalda e decidano, di comune accordo, di mettere un catenaccio all’intero arcipelago. A quel punto, le affermazioni politiche di circostanza, costruite su mirabolanti frasi fatte, potrebbero non bastare. Potrebbe, infatti essere insufficiente dire che è stato fatto e si sta facendo di tutto per far fronte a queste incresciose situazioni, che è uno scandalo, che la politica ha fatto tutto quello che poteva fare e che adesso, chi di competenza (ma chi, esattamente?), deve fare il suo!
Insomma, qui tutti hanno “fatto” qualcosa e contemporaneamente qualche altro non ha “fatto” niente. Si desidererebbe sapere qualcosa in più sulle rispettive identità…
Nel frattempo, se qualcuno dovesse chiudere bottega con sopra un cartello “Chiuso per lutto”, auguriamoci che non si debba trattare di una chiusura perenne.

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