
Le corse degli aliscafi, una volta per tutte, sarebbero state tagliate e la nave Laurana, come i fatti stavano a dimostrare, sarebbe stata per sempre tolta dalle tratte eoliane.
Subito sono tornati a galla gli spettri di alcuni mesi fa, quando i sindaci delle Eolie hanno minacciato di incatenarsi platelamente per evitare che l’arcipelago rimanesse senza collegamenti.
«Abbiamo vinto!» avevano esclamato tutti in coro ai mass-media, mentre si accingevano a tornare trionfanti da Roma.
La convinzione che quella d’allora fosse una vittoria di Pirro, si ergeva prepotente dopo le ultime notizie.
Come nelle più classiche operazioni top secret, alcuni primi cittadini si sono recati nella Capitale in totale silenzio, per sedersi attorno al solito tavolo delle trattative e quindi sbatterci i pugni sopra. Alcuni colleghi, informati a fatti compiuti, ha gridato al tradimento e al non-coinvolgimento attivo. A quel punto si trattava di ritagliarsi, anche improvvisando, uno spazio di attenzione mediatica.
Ecco che allora sono state messe su alla meno peggio lettere di sdegno dagli appositi e solerti uffici stampa, dove si cercava di attirare tutte le massime attenzioni della platea. Gli interventi si sono accavallati fino a perdere il fiato... e anche la pazienza.
Ad onor del vero, c’è stato chi ha continuato a mantenere la calma… e se ne è infischiato del problema!
Ma, a sorpresa, ecco una comunicazione della stessa compagnia di trasporti, dove si diceva chiaramente che nessuno ha mai parlato di una riduzione delle corse degli aliscafi e che se mancava la Laurana, la causa era da individuare in un guasto!
Come spiegare allora questo allarmismo? Era giustificato oppure no?
Non sarà che l’attacco su più fronti dei sindaci ha fatto, come si suol dire, tirare i remi in barca e quindi desistere dal fare tagli? Oppure è stato un atto di isteria collettiva?
Abbiamo chiesto al nostro esperto che si occupa sia di sport che di fenomeni sociali, il quale è appena tornato da una delicata trasferta europea in cui si è giocato il tutto per tutto.
Come tutti sanno, visto il suo importante ruolo, lui preferisce mantenere l’anonimato.
Così si è espresso al volo, mentre scendeva dall’aereo che lo riportava in Italia: «È come con le uova e le frittate. Niente uova, niente frittate. Dipende tutto dalla qualità delle uova, ci sono quelle di prima scelta, di seconda, di terza. Se non puoi permetterti quelle di prima, hai un problema».
Ma, a sorpresa, ecco una comunicazione della stessa compagnia di trasporti, dove si diceva chiaramente che nessuno ha mai parlato di una riduzione delle corse degli aliscafi e che se mancava la Laurana, la causa era da individuare in un guasto!
Come spiegare allora questo allarmismo? Era giustificato oppure no?
Non sarà che l’attacco su più fronti dei sindaci ha fatto, come si suol dire, tirare i remi in barca e quindi desistere dal fare tagli? Oppure è stato un atto di isteria collettiva?
Abbiamo chiesto al nostro esperto che si occupa sia di sport che di fenomeni sociali, il quale è appena tornato da una delicata trasferta europea in cui si è giocato il tutto per tutto.
Come tutti sanno, visto il suo importante ruolo, lui preferisce mantenere l’anonimato.
Così si è espresso al volo, mentre scendeva dall’aereo che lo riportava in Italia: «È come con le uova e le frittate. Niente uova, niente frittate. Dipende tutto dalla qualità delle uova, ci sono quelle di prima scelta, di seconda, di terza. Se non puoi permetterti quelle di prima, hai un problema».
Forse la redazione del Cantaro dovrebbe leggere meglio le notizie pubblicate su carta stampata e websites d'informazione...Probabilmente avete confuso l'Area Marina Protetta con la vicenda Siremar...
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