domenica 18 aprile 2010

Clamoroso a Lipari: declassato il "Bernabò Brea"!

Grave colpo alle autonomie del territorio eoliano.

Alcuni giorni fa, infatti, la stampa ha parlato di una rimodulazione “a perdere” degli organi periferici dell’Assessorato ai Beni Culturali, in cui si sarebbe deciso di declassare il Museo archeologico di Lipari, privandolo della sua autonomia ed affidandolo alla gestione diretta della Soprintendenza di Messina.

Un episodio che ha fatto indignare gli animi, in quanto l’intero arcipelago sembra essere stato definitivamente inserito in un’ottica che lo vorrebbe come un quartiere o una circoscrizione della città messinese.
Venendo privato, eventualmente, anche del proprio Direttore, il Museo di Lipari diverrebbe “uno tra i tanti”, vendo così trasformato, secondo la dicitura regionale, in un vero e proprio “vuoto a perdere”.

«Comprendo bene la rabbia degli isolani – ha detto Vincenzo Scalpellini, Commissario straordinario dei Musei in estinzione – ma bisogna capire che oggi il business vale più di tante buone intenzioni.

Se in passato si fossero adottati altri accorgimenti e non ci si fosse soffermati a semplici apparenze salottistiche, oggi, forse, sarebbero stati gli altri musei provinciali ad essere accorpati a quello di Lipari».

Questa la fotografia nuda e cruda del Commissario. Intanto, gli abitanti di Lipari sollecitano un intervento forte delle deputazioni regionali.

Possibile, si chiedono in tanti, che non ci sia davvero alcun margine di intervento?

«Qualcosa da fare in extremis ci sarebbe – ha risposto il Commissario, ritenuto il Guido Rossi dei musei – e consiste nell’attirare finalmente un’attenzione tale che la Regione stessa, di fronte a determinati dati d’entrata, dovrebbe per forza tornare sui suoi passi.

Innanzi tutto, abbiamo già predisposto un piano di gemellaggio straordinario con musei d’arte “alternativa”, capace quindi di attirare un target di visitatori molto più ampio. I contatti, per esempio, con il “Museo dei Vasi” (nella foto, uno dei cimeli più rappresentativi - N.d.R.) sono stati tempestivamente avviati.

E poi – ha continuato Scalpellini – è auspicabile anche una pubblicità che verta su messaggi ancora oggi universali e quindi di facile fruibilità: penso a tutta la letteratura latina sconosciuta, che parla del rapporto uomo-donna in maniera molto diretta e senza ipocriti giri di parole; mettere in scena delle rappresentazioni teatrali capaci di propugnare certi temi, in cui la sessualità viene vissuta ed ostentata liberamente, potrebbe consentire di avere un audience tale che giustifichi la creazione di un biglietto unico, comprensivo cioé dello spettacolo e della visita alla rete museale».

Ci auguriamo che queste tempestive iniziative possano salvare Lipari e tutte le Eolie da un atteggiamento assolutamente penalizzante nei confronti del territorio e delle comunità autoctone.

venerdì 26 marzo 2010

Salina: è un arsenale!

Gli uomini in borghese dell'Arma passano a tappeto nelle abitazioni "schedate" di Salina e scoprono un quantitativo d'armi impressionante.
L'arsenale venuto alla luce è tale che ormai si pensa alla formazione di primitivi gruppi di guerriglieri locali.
Un fenomeno che potrebbe essere verosimile soprattutto in quei nuclei parecchio uniti e scarsamente propensi all'apertura verso l'esterno, nonostante ormai gli usi e i costumi siano cambiati da sessant'anni a questa parte.
Quest'apparente atteggiamento di chiusura, in realtà, potrebbe celare un preciso piano di sconvolgimento sociale. Una sorta di rivoluzione al contrario, quindi, che mirerebbe a ripristinare antichi schemi e far fare un decisivo salto all'indietro.
Nel dubbio, qualcuno ha ipotizzato che le tonnellate di armi e munizioni scoperte in questi giorni apparterrebbero a delle "cellule" organizzate molto meglio di quanto si possa immaginare.
Già il pensiero corre all'O.L.E. (Organizzazione Liberazione Eolie), gruppo separatista-fondamentalista di cui vi abbiamo parlato alcuni mesi fa e che con troppa facilità è stato gettato nel dimenticatoio.
Intanto, siccome i solerti agenti non possono fare distinzione di sorta, a temere adesso sono gli uffici pubblici: c'è il serio pericolo, difatti, che vengano trovate e confiscate le cartucce... delle stampanti! Se non dovesse essere possibilie risalire alla data del relativo acquisto, potrebbero scattare forti sanzioni e sequestri-lampo, rallentando le già poco celeri procedure burocratiche.
Ma come si suol dire: la legge è legge!

mercoledì 3 marzo 2010

Lipari: vendesi Acquacalda!

Un eloquente striscione (nella foto) è stato posto all'ingresso di quella che fu una delle ridenti frazioni di Lipari, cioé l'isola più grande dell'arcipelago eoliano.
Gli abitanti di Acquacalda, come riportato nelle pagine dei celeri network mediatici insulari, portano avanti un silenzioso moto di scissione e, frustrati dall'amministrazione del "Governo" centrale, arrivano al punto di offrirsi... al miglior offerente!
Bisogna poi vedere a chi dovrebbe andare l'eventuale incasso per la polizza d'acquisto.
Benché paradossale, la situazione appare chiara: a batter cassa dovrebbe essere il Comune di Lipari stesso.
Che sia stata allora, fin dal principio, tutta una manovra per poter aumentare il bilancio comunale che, a questo punto, mostrerebbe un deficit tutt'altro che rassicurante?
Se le cose fossero in questi termini, potremmo dire di aver scoperto per davvero... l'Acqua-calda!
Gli indizi, effettivamente, ci sarebbero tutti: una strada provinciale tecnicamente chiusa e quindi isolata da tutto il resto dell'isola; spiagge ad un passo (letteralmente!) dalle abitazioni e costantemente monitorate da esperti del settore come i funzionari dell'Assessorato ai Lavori Pubblici; attracchi sicuri per mezzi che siano o anfibi o sottomarini (visto che il pontile è crollato!); un'organizzazione del tempo libero per VIP annoiati dalla quotidianità, grazie ad una strada che pare una pista da motocross ad alto livello di rischio per l'osso del collo; un'ampia gamma di razze cinofile senza padrone che girano liberamente per le vie del paese, rendendole ancora più suggestive ed eccitanti; reperti di modernariato industriale che possono essere ammirati dietro ogni angolo, senza la scocciatura di onerosi biglietti museali...
"E tanto altro ancora", come si suole recitare in questi casi.
Insomma, ancora una volta Lipari ha esibito una capacità di vedere lontano non comune.
Ma a questo punto, chi acquisterà Acquacalda?
Potrebbero i Sindaci di Salina, in questa loro rincorsa latente verso la supremazia, giocare d'anticipo e spiazzare tutti?
In questo caso, l'acquisterebbero conosorziandosi oppure ognuno farebbe a gara per gabbare i propri colleghi?
E il "Governo" centrale di Lipari, accetterà di rinforzare così le file nemiche? Anche in questo caso esiste una frase calzante: "È solo una questione di prezzo"!
E il prezzo da pagare potrebbe essere davvero alto, stavolta.

lunedì 22 febbraio 2010

Black out!

Un fine settimana tormentato a Salina, soprattuto nel Comune di Malfa.
I fatti sono sostanzialmente questi: nella tarda serata di venerdì scorso, senza motivazioni apparenti, è saltata la luce in tutta l'isola.
Il silenzio isolano, a causa dell'oscurità, sembrava risuonare ancora più... rumorosamente!
Nella nottata, è tornata la luce.
Ma l'indomani, la sorpresa: le linee telefoniche di Malfa, sia fisse che mobili, erano saltate.
Non era possibile fare praticamente nulla. Fax ed internet potevano essere dimenticati.
Tanto per non sbagliare, l'ufficio postale ha chiuso i battenti!
Ci si è chiesti subito come si faceva a vivere fino a pochi anni fa senza determinati prodigi della tecnologia. La rabbia aumentava ancora di più al pensiero che negli altri Comuni tutto funzionasse più o meno come al solito.
Come se non fosse bastato, durante i giorni di sabato e domenica i mezzi di trasporto marittimo non hanno viaggiato e la situazione è rimasta a vegetare.
Quando lunedì mattina sono arrivati i tecnici, la rabbia è esplosa. Si è espresso ad alta voce il dissenso per i disservizi costanti a cui deve sottostare la gente, la quale deve subire l'arretratezza di un luogo che pare essere uscito dal Quinto mondo; come se non bastasse, pareva che se ci fossero stati altri personaggi, la situazione sarebbe stata gestita diversamente.
Anche nei confronti dei fattori meteomarini!
Ma cosa ha fatto saltare tutto così improvvisamente, tanto da arrecare questi notevoli danni?
Qualcuno parla di un affollamento imprevisto sulla rete internet; altri, invece, imputanto il fenomeno ad un effetto collaterale dovuto al tentativo di azionare il mega-pacco che a Malfa dovrebbe servire a far funzionare il servizio di ADSL.
La velocità di navigazione sarebbe tale che l'energia dell'intera isola risulterebbe insufficiente a far funzionare la centralina.
Che venga quindi tutto rimandato al mittente anche stavolta?

domenica 14 febbraio 2010

S. Marina: tra scioperi della fame e scandali cimiteriali.

Sembrano passati secoli da quando l'industrioso Comune di S. Marina pareva ergersi come modello a cui tutte le realtà eoliane dovevano ispirarsi, sotto ogni punto di vista.
Ed invece, sono passati solo pochi mesi.
L'ultima mazzata, come detto alcuni post or sono, era arrivata con l'ennesimo danno al porto commerciale.
Allertati dai sempre insonni Uffici stampa, le testate giornalistiche regionali ed i network mediatici insulari hanno dato spazio al telegramma che il primo Cittadino di S. Marina ha inviato ai principali referenti istituzionali: se le richieste di pronto intervento alle strutture lesionate non dovessero giungere al più presto, sarà sciopero della fame!
Salina è in ginocchio, causa anche un porto di Rinella incapace di sopportare una tale mole di traffico (nonostante le promesse fatte dai relativi Amministratori, che a loro volta si sono rivelate, alla lunga, autentiche promesse da... marinaio!).
Il problema, quindi, riguarda tutti e per tal motivo diventa ancor più urgente.
E le Istituzioni che avevano chiesto a suo tempo il voto, ora che fanno? Tacciono facendo finta di niente?
Ecco quindi che il Capo del paese ha deciso di improvvisarsi come novello Pannella. A mali estremi, estremi rimedi!
Ma come al solito, c'è già chi maligna e sostiene che sia un semplice pretesto per rimettersi in linea, visto che l'estate è alle porte.
C'è poi chi va oltre e sostiene che ogni alimento risparmiato potrà essere rivenduto nel negozio di cui è proprietario... il Sindaco stesso! Ciò sarebbe un piano economico di re-investimento per contrastare il nascente supermercato di origni malfitane in terra santamarinese, che la burocrazia locale non è riuscito a rispedire al di là del confine che si trova nella zona di Portella.
E se lo sciopero dovesse essere, per determina sindacale, esteso poi a tutta l'Amministrazione? Quali sarebbero le reazioni... interne?
Come se non bastasse, le voci di una Maggioranza instabile continuano a battere a tamburo battente. I fatti del cancello cimiteriale chiuso per ripicche personali, che hanno dato voce al dissenso di componenti del Gruppo Misto, sono caduti sotto silenzio. Che siano stati insabbiati? Ma quali erano in realtà questi problemi, di cui si è parlato in maniera criptica su internet, con uno scambio epistolare virtuale tra Sindaco e Consiglieri in cui venivano chiamati in causa anche Babbo Natale e la Befana?
Che dopo i più noti scandali denominati "Watergate" e "Sexygate" ci sia un "Cemetarygate" (letteralmente: cancello del cimitero, per l'appunto)?
Attendiamo approfondimenti e sviluppi delle vicende, che ad oggi appaiono parecchio confuse.

domenica 31 gennaio 2010

A Malfa si celebra il centenario. Con oltre un mese di ritardo!

Dopo la celebrazione a sorpresa nel laborioso Comune di Leni (vedi post poco sotto), anche il sempre fantasioso Comune di Malfa celebra il centenario della nascita dei tre Comuni dell'isola di Salina.
Il ritardo, secondo gli organizzatori, sarebbe giustificato da un allestimento imponente, che ha chiamato a collaborare esponenti illustri della stampa nazionale. A quel punto, tutti si aspettavano telecamere, uomini e donne che lavorano istericamente dietro le quinte, per mandare in onda, a reti rigorosamente unificate, l'evento di importanza planetaria.
Nulla di tutto ciò.
L'avvenimento si è invece distinto per la presenza di tutti e tre i sindaci al medesimo "tavolo" di concertazione e dopo la lunga digressione storica sono arrivati i commenti.
Taglienti come rasoi (imbevuti di veleno) quelli provenienti da Leni; con un occhio all'imprenditoria quelli del versante di S. Marina; maldestramente concilianti quelli dei padroni di casa.
Ad un certo punto sembrava che la manifestazione fosse diventato il luogo adatto per un "regolamento dei conti", con commenti al vetriolo sulle ipotesi di un eventuale congiungimento di intenti proposto dal più giovane dei sindaci. Il concetto di "marketing", poi, è risunonato come il più osceno degli slogan.
Il propositore di tali progetti di gloria, una volta attaccato da chi rinfacciava vecchie alleanze senza arte né parte, in maniera molto signorile (e non è uno scherzo) preferiva soprassedere e far terminare la seduta nella più assoluta calma.
Alla fine tutti contenti ( o quasi): una delle parti si beava di avere avuto per l'ennesima volta l'ultima parola ed avergliele cantate a tutti, compresi quelli che avevano ritardato sensibilmente la data delle celebrazioni; un'altra parte era invece semplicemente soddisfatta che tutto fosse finito per il meglio e che, finalmente, era arrivata l'ora del rinfresco; ed infine, c'è stato chi è stato ben felice di andarsene, affinché non dovesse più sostenere una parte che rischiava di compromettergli irrimediabilmente il fegato!
Insomma, a ciascuno il suo.

mercoledì 20 gennaio 2010

Sanità: S. Marina apre l'ombrello!

Nell’ultima Giunta del 2009, l’industrioso Comune eoliano ha calato un ulteriore “pacco” di provvedimenti, registrato sotto l’ingegnoso nome tecnico di “ombrello sanitario”.
Gli esponenti dell’M.P.A. (Movimento Per l’Ambulanza), dall’alto della loro esperienza maturata sul campo, hanno portato a conclusione degli importanti provvedimenti che erano stati comunque previsti nel programma elettorale dell’attuale Amministrazione.
Innanzi tutto l’utilizzo di elicotteri privati, messi a disposizone gratuitamente dell’utente da non ben precisati benefattori. In tal modo, si dimostrerà che l’uso delle strutture statali è ormai roba desueta.
Altro punto è l’acquisto di un computer per le analisi cliniche da porre presso la farmacia comunale con la possibilità, tra l’altro, di effettuare l’analisi degli enzimi di necrosi cardiaca necessari alla corretta diagnosi d’infarto; in poche parole, i degenti potranno fare tutto da soli all’occorrenza, senza scomodare i medici competenti.
Last but non least, come si suole dire negli altolocati ambienti di estrazione anglofila, si segnla l’intenzione di acquistare un robot denominato LUKAZ, da montare sull’ambulanza 118 al fine di effettuare massaggio cardiaco e tanto altro, liberando l’utilizzo dei soccorritori che cosi potranno essere più utili, come si sol dire, altrove!
Di fatto, stando agli esperti del Movimento Per l’Ambulanza, tutto ciò renderà il Comune stesso di Santa Marina Salina il più attrezzato e sicuro d’Italia.
Facendo riferimento alla delibera d’uso degli elicotteri privati per i trasporti sanitari sopra indicati, verrà sollecitato ulteriormente il varo del nuovo eliporto locale, affinché il popolo del più industrioso Comune delle Eolie non si abbassi ulteriormente a recarsi in terra straniera. Il tutto sembra di facile attuazione, se non fosse che ancora non è stato individuato il terreno adatto all’uso.

Dettagli…

Ricordiamo, inoltre, che proprio grazie a questi illustri esponenti a suo tempo è stata inaugurata la “Giornata del Diabete”, in cui, anche chi non ce lo aveva, se l’è dovuto fare venire per forza!

Insomma, l’ombrello è aperto. Adesso, attendiamo un’eventuale ri-caduta.

lunedì 18 gennaio 2010

Gabinetti eoliani: si va verso il taglio drastico.

Nell’ambito di una razionalizzazione di costi delle strutture amministrative, la G.U.R.S. (Giunta Unificata per la Razionalizzazione dei Sanitari - una delle sedi, nella foto) ha deciso e notificato a tutti i principali Comuni una drastica riduzione dei componenti dei gabinetti degli Enti pubblici: un esterno e due interni in meno.

Ciò vuol dire che sarà sempre più difficile recarsi in coppia in ciascun gabinetto. Ognuno dovrà occupare quello di competenza e poi cedere, eventualmente, il proprio turno ad un altro.

Le Eolie tremano, perché proprio la solerzia dei vari gabinetti (quello del sindaco, dell’addetto stampa, dei lavori pubblici, della viabilità, ecc…) aveva fatto distinguere queste Amministrazioni da quelle passate, facendo a sua volta registrare delle attività “interne” senza precedenti.

Il numero dei membri degli uffici di gabinetto era già stato ridotto del 30% nell’estate del 2008. Questo, in attesa di una legge di riordino della materia elaborata, per la quale il Governo avrebbe già pronto un disegno di legge.

Nonostante le vibranti proteste dei diretti interessati, che temono soprattutto una definitiva chiusura dei gabinetti ritenuti poco produttivi, è stato ribadito che la frequentazione dei gabinetti stessi è assoggettata agli orari d’ufficio.

La G.U.R.S. ha inoltre deciso di inserire degli obiettivi specifici da raggiungere nei contratti tipo e non lasciare tutto alla libera iniziativa delle Amministrazioni, attraverso un confronto con i relativi responsabili.
Dopo ampia discussione e riflessione, i gabinetti sono stati lasciati liberi ed è stato permesso che ne usufruissero anche coloro i quali attendevano il proprio turno da diversi mesi e che da troppo tempo attendevano una risposta alle proprie richieste.

sabato 16 gennaio 2010

S. Marina Salina: cede il porto commerciale. Ed i guai non sono finiti...

Non conosce pace l’inizio dell’anno nuovo sul territorio dell’industrioso Comune di S. Marina Salina.

Quando sembrava che la nave “Isola di Stromboli" avesse finalmente rotto l'isolamento in cui erano per l’ennesima volta sprofondate le Eolie a causa del cattivo tempo, il fattaccio: il mezzo marittimo non può attraccare perché un pezzo del porto commerciale è risultato gravemente danneggiato a causa della furia delle acque. I medesimi problemi si erano registrati in passato (anche se gli esperti dicono che stavolta i danni sono ben più gravi) e adesso, ripresentandosi con tale prepotenza, mettono in crisi la figura di un assetto politico che dava l’impressione di essere una macchina pratricamente perfetta ed inappuntabile. E sì, perché la veloce risoluzione del problema, a dispetto di quanto fatto dalla precedente gestione, veniva propugnato come un fondamentale punto a favore.

La forza della Natura, quindi, vince ancora una volta la sfida con l’Uomo e, ironia della sorte, l’egemonia del tanto industrioso centro eoliano viene messa in discussione proprio dal mare, cioè quell’elemento che da sempre ne aveva caratterizzato la vocazione commerciale.

Lo sconforto, com’era ovvio attendersi, ha dilaniato gli Amministratori. Dopo l’inevitabile telefonata al Presidente della Regione, è stata fatta quella altrettanto inevitabile all’immancabile Protezione Civile.

I grattacapi aumentano, se si pensa che c’è chi all’interno dell’Amministrazione stessa scrive lettere a personaggi del calibro di… Babbo Natale, affinché infierisca sui già tanto martoriati alti vertici locali.

I quali, come aggiorneremo nei prossimi post, non sono rimasti con le mani in mano ed hanno risposto a tono, chiamando in causa addirittura… la befana!

Vi invitiamo a seguire i maggiori network di infornazione eoliana, affinché possiate verificare la veridicità delle nostre notizie.



Noi, come detto, Vi aggiorneremo appena possibile.

giovedì 14 gennaio 2010

Malfa: fine della telenovela "ADSL"?

Dopo una serie infinita di puntate sul servizio di ADSL nel fantasioso Comune di Malfa, sembra che gli "sceneggiatori" vogliano scrivere la parola "fine".
Ma nel caso di Malfa, come recitava il titolo di un vecchio classico cinematografico, mai dire mai!
Dopo avere atteso anni ed assistito al regolare funzionamento di tale servizio nei due centri limitrofi di Leni e S. Marina, gli abitanti di Malfa guardavano con speranza al cassone giunto (presumibilmente) da qualche stabilimento di pescicoltura catanese.
Il container, inutilizzabile, era stato consegnato come l'ennesimo "pacco" al municipio ed i cittadini avevano definitivamente perso le speranze.
Pochi giorni fa, la sorpresa: su un gigantesco camion (nella foto), il cassone nuovo fiammante!
Domanda: ma non sarà che all'interno ci saranno le medesime apparecchiature consunte del precedente? All'epoca, degli uomini con occhiali neri e ventiquattrore avevano bloccato qualsiasi manovra e fatto sigillare il "pacco".
Per ora, non si è visto nessuno all'orizzonte ed il cassone è stato depositato vicino la zona di competenza, sacrificando anche qualche ramo di pino.
Ora si temono sit-in di qualche ambientalista, anche perché già è emerso un problema radiazioni; quest'ultime potrebbero talmente compenetrarsi all'interno della chimica cerebrale di chi ci vive e lavora vicino che, addirittura, si potrebbe assistere ad un autentico "corto circuito" umano!
Dopo i primi sintomi di confusione e di aggressività, l'individuo colpito potrebbe auto-connettersi alla rete internet e quindi partire per un viaggio mediatico tremendamente difcile da controllare manualmente dall'esterno.
Staremo a vedere cosa diranno le prime esperienze dirette.

lunedì 4 gennaio 2010

Lingua: novella Venezia delle Eolie... o futura Amsterdam del sud Europa?

La notizia è rimbalzata prepotentemente tra tutti i network in rete, seguiti a ruota dalle testate giornalistiche ritenute più eminenti, aggiudicandosi anche qualche rapido passaggio televisivo: le acque del lago di Lingua, lussuosa frazione dell'industrioso Comune di S. Marina Salina, durante le passate giornate di cattivo tempo hanno strabordato per l'ennesima volta.
Il glorioso campetto che si trova lì accanto, protagonista di tante vittorie della squadra locale, è stato completamente sommerso, lasciando fuori dal pelo dell'acqua solo la parte superiore delle due porte.
Le stradine laterali, con i relativi muretti, hanno subito la stessa sorte. Le acque sono arrivate a lambire i vicini ristoranti. Insomma, pareva che il mare avesse guadagnato parecchi metri a discapito della terra ferma.
E in tutto ciò, il faro di Lingua ha dato altri preoccupanti segnali di cedimento.
Gli uffici stampa comunali si sono immediatamente messi in moto, facendo funzionare i propri gabinetti a pieno regime!
L'intero globo terracqueo è stato testimone in tempo reale del dramma presentato con toni enfatici come si conviene, dove veniva paventato l'intervento immediato della Protezione Civile.
Già si immagina l'intervento delle Forze Armate, come accadde con la spazzatura a Napoli, con gli amministratori in testa alla squadra, vestiti con tuta mimetica militare, con mani sui fianchi ed armati di sguardo truce in direzione di ogni ostacolo.
Si è ormai ad un passo dal dichiarare lo stato di calamità, per un evento che quest'anno si è presentato all'appello addirittura per la terza volta. Non si escludono, quindi, probabili sovvenzioni come zona alluvionata!
Si pensa di erigere dei muraglioni che in futuro possano evitare altre inondazioni. L'alternativa, altrimenti, sarebbe prosciugare il lago e buona parte del mare circostante.
Ma a questo punto, se davvero dovessero giungere dei fondi e si riuscisse ad arginare la furia degli elementi, i fondi rimanenti potrebbero essere spesi non per eliminare le acque invasive sul territorio, ma addirittura per farle rimanere in loco e piazzare su di esse delle strutture specifiche.
L'industriosità del Comune è tale che questo handicap potrebbe essere convertito rapidamente in una fonte di introiti inimmaginabile. Verrbbero infatti messe delle passerelle sopraelevate ed apposti tavoli speciali, creando un autentico salotto... in mezzo al mare!
Insomma, una piccola Venezia in piena regola.
Ma qualcuno va anche oltre. In futuro, se dovessero venire meno certi moralismi, si potrebbe addirittura copiare i costumi di una delle più famosi capitali d'Europa: Amsterdam.
A quel punto, il lungomare, che non è stato toccato dall'inondazione e difficilmente lo sarà in seguito, diventerebbe una "via delle vetrine" in miniatura al cui interno ci potrebbero anche lavorare bellezze provenienti da ogni dove, diventando così meta di gran parte dei turisti dell'Europa meridionale e del nord Africa.
Fanta-turismo o inaspettata occasione di guadagno?

giovedì 31 dicembre 2009

26/12/1909-26/12/2009: i tre Comuni di Salina compiono cento anni.

Durante la mattinata del 26 dicembre, il laborioso Comune di Leni ha celebrato il centenario della nascita dei tre Comuni di Salina.

Un evento addirittura in odore di “santificazione”, sancito da relativo Consiglio comunale e messa solenne; se il giorno di S. Stefano non fosse stato festivo sul calendario, già si sarebbe potuto parlare di una futura ricorrenza nazionale.

Il primo cittadino lenese, capace di destare sentimenti d’amore ed odio anche fra i lettori, si è prodotto in una performance commemorativa che per qualche istante ha fatto dimenticare agli operosi cittadini i problemi che da sempre li affliggono: disoccupazione, tasse, insoddisfazione sociale ed esiguità di compenetrazione tra ambo i sessi.

Mentre veniva addirittura dedicata una poesia in versi liberi (ma molto liberi…) al capo del paese, gli altri due Comuni tacevano.

Il fantasioso Comune di Malfa, a quanto si mormora, pare stia pianificando una celebrazione capace di fare impallidire anche le fantasmagoriche uscite americane; ci saranno infatti collegamenti televisivi a reti unificate, testate giornalistiche con titoli roboanti e la rete di internet sarà intasata da un flusso costante di notizie. Come si suol dire, la vita comincia a cento anni!

L’industrioso Comune di S. Marina, invece, che ormai veleggia come entità autonoma, pare che abbia vissuto una giornata di lutto “nazionale”. Quando Salina era un Comune unico, infatti, la sede si trovava proprio lì e quindi lo scorporo in tre entità distinte ha lasciato un senso di privazione per intere generazioni.

Per decenni si è vissuti con questa spina nel fianco, convinti di aver subìto un grande torto e che si doveva continuare a vivere come gli eletti della “terra promessa”.

Nel giorno in cui veniva amaramente rigirato il coltello nella piaga, sembra che nei vuoti corridoi comunali si udissero a tutto volume le famose parole del Rigoletto: «Vendetta, tremenda vendetta!».

E poi, solo silenzio.

martedì 22 dicembre 2009

Santa Marina Salina: new refreshing

La Giunta Comunale di Santa Marina Salina, in data 11 dicembre 2009, ha deliberato il progetto di sostituzione della rete idrica vetusta e/o in cattivo stato di conservazione e la messa in sicurezza dei serbatoi idrici comunali, per un costo complessivo di € 579.300,00 da richiedere agli Organi di Governo Regionale.

Tale accorgimento consentirà di razionalizzare al meglio l’acqua comunale e migliorare il famoso progetto estivo “Misciacquo”, di cui vi abbiamo prontamente parlato su queste pagine, prima ancora che la notizia venisse diramata agli organi di stampa convenzionali (spulciare i vecchi post).

Le apposite cabine, grazie a questa corretta gestione di “liquidi”, potranno ora godere di maggiori capitali da destinare al miglioramento dei servizi.

L’idea sarebbe di creare un personale qualificato, capace di assistere il turista durante la propria seduta di ristoro nelle apposite cabine. Si era pensato di investire di tale compito i bagnini e quindi formare un corpus di specialisti estivi a 360°.

Verrebbe così varato il progetto “Misciacquo col bagnino”, in cui quest’ultimo giocherebbe un ruolo determinante. Il nuovo professionista, infatti, assisterebbe per tutto il tempo del lavaggio, onde ci fossero particolari esigenze dell’utente; inoltre, sempre per quel famoso principio di ottimizzazione, sorveglierebbe eventuali sprechi d’acqua e solleciterebbe lo “sciacquamento”.

A mali estremi, chiuderebbe i rubinetti.

Sempre nella stessa seduta, è stato stanziato un contributo per l’anno 2009 all’Associazione Banda Musicale Isola Verde di Santa Marina Salina, pari a € 4.000,00.

Un atto dovuto, in cui si va incontro alle spese che annualmente l’associazione sostiene per il proprio mantenimento.

Tra l’altro, si farà di tutto per far rientrare nel contributo di cui sopra una “suonata” particolare da effettuare proprio durante il progetto “Misciacquo col bagnino”.

Mentre i turisti si sollazzeranno in cabina, potranno godere di un appropriato commento musicale che allieterà ancor di più certi momenti.

martedì 15 dicembre 2009

Imprenditori di Malfa: il pacco (natalizio) è servito!

Alcuni lettori hanno segnalato come nel fantasioso Comune di Malfa, al momento di approntare il consueto programma natalizio, non si sia tenuto conto delle esigenze di bar e ristoranti.
In pratica, secondo i nostri più affezionati lettori, tali manifestazioni sarebbero state messe esclusivamente durante i fine settimana, andando a danneggiare quei volenterosi imprenditori che, sfidando qualsiasi legge di mercato, rischiano ed aprono anche in inverno. Onde evitare una dispersione esagerata di capitale, si apre solo il sabato e la domenica. L'iniziativa del Comune sarebbe un controsenso, secondo chi ci ha scritto, visto che si insiste sul fatto che proprio i locali devono rimanere aperti per favorire la vita paesana e, perchè no, anche qualche coraggioso turista.
In definitiva: se la gente va a vedere film, spettacoli et similia, non va a mangiare!
La domanda sorge spontanea: e se fosse stata una manovra premeditata per mettere in ginocchio la nascente economia malfitana, che proprio nel candore natalizio vorrebbe spiccare il tanto sospirato volo?
Se così fosse, ci dovrebbe essere ben più di un interesse ai piani alti. E poco importa se Natale e S. Stefano cadono alla fine della settimana; si sarà trattato scuramente di un'opportuna manovra fatta a suo tempo da chi ha saputo guardare... lontano!
Ma come difendersi da simili attacchi? Bisognerebe dargliela vinta a presunti complottisti senza scrupoli e quindi far morire un paese che non vede l'ora di rinascere?
Una contromossa potrebbe essere quella di aprire alle 18.30 fino alle 21.15 (visto che gli spettacoli inziano orientativamente dopo le 21.30) e poi, dopo aver chiuso temporaneamente i battenti, riaprire dalle 0.30 in poi!
Gli imprenditori degli altri comuni, hanno eliminato il problema alla radice: onde evitare di lavorare a vuoto, hanno chiuso i battenti fino alla prossima estate. E pazienza se bere un caffé, in alcuni posti "estivamente competitivi", durante l'arco dell'anno diventa una missione impossibile.
Attendiamo numerose le considerazioni dei lettori.

lunedì 14 dicembre 2009

Polisportiva Malfa: vittoria e convinzione!

Ormai si attendeva il nuovo mister dagli Stati Uniti.
Dopo che il Presidente della Polisportiva aveva affidato le sorti della squadra all’allenatore in seconda (ritenuto capace di portare nuove idee ad uno schema di gioco ormai ritenuto troppo prevedibile), quest’ultimo non si è dimostrato un valido timoniere.

La Polisportiva Malfa, infatti, ha collezionato quattro sconfitte consecutive, un record negativo che non ha precedenti nella storia del team eoliano.

Grande la sorpresa quando, al momento di andare a prelevare il nuovo allenatore all’imbarco, si è presentato… il vecchio trainer defenestrato!

Il massimo azionista deve aver riflettuto a lungo ed è quindi tornato sui suoi passi, andando alla ricerca di quell’allenatore che, forse a causa della cocente delusione, aveva fatto perdere qualsiasi traccia di sé.

In realtà era andato in esilio volontario proprio in America, tentando di mettere la maggior distanza possibile col proprio passato. Ma il richiamo è stato irresistibile.

Molto probabile lo studio di nuove tecniche di allenamento, carpite in squadre americane come i Los Angeles Galaxy in cui milita un certo David Becham.

Al suo ritorno, infatti, il consueto allenamento del venerdì si è dimostrato decisivo: sedute intense, in cui la maggior parte degli atleti non si è risparmiata e, soprattutto, un’analisi psicologica che ha mirato a sviscerare il problema alla radice, guardandosi tutti in faccia e riconoscendo le rispettive responsabilità.

E domenica, si sono visti i risultati al campo di Malfa: 3-1 per la Polisportiva e tutti a casa!

Vittoria inequivocabile, dove i giocatori sono tornati ai loro rispettivi ruoli ed hanno gestito al meglio il match. Gli attaccanti sono tornati a fare gli attaccanti ed infatti hanno contribuito in maniera determinante alla vittoria, grazie ai loro gol. E poi, giocatori che prima stavano fuori sono stati buttati sapientemente nella mischia, ripagando pienamente la fiducia.

Nonostante i punti persi per strada, la squadra tenterà di raggiungere la quarta finale consecutiva.