I fatti sono sostanzialmente questi: nella tarda serata di venerdì scorso, senza motivazioni apparenti, è saltata la luce in tutta l'isola.
Il silenzio isolano, a causa dell'oscurità, sembrava risuonare ancora più... rumorosamente!
Nella nottata, è tornata la luce.
Ma l'indomani, la sorpresa: le linee telefoniche di Malfa, sia fisse che mobili, erano saltate.
Non era possibile fare praticamente nulla. Fax ed internet potevano essere dimenticati.
Tanto per non sbagliare, l'ufficio postale ha chiuso i battenti!
Ci si è chiesti subito come si faceva a vivere fino a pochi anni fa senza determinati prodigi della tecnologia. La rabbia aumentava ancora di più al pensiero che negli altri Comuni tutto funzionasse più o meno come al solito.
Come se non fosse bastato, durante i giorni di sabato e domenica i mezzi di trasporto marittimo non hanno viaggiato e la situazione è rimasta a vegetare.
Quando lunedì mattina sono arrivati i tecnici, la rabbia è esplosa. Si è espresso ad alta voce il dissenso per i disservizi costanti a cui deve sottostare la gente, la quale deve subire l'arretratezza di un luogo che pare essere uscito dal Quinto mondo; come se non bastasse, pareva che se ci fossero stati altri personaggi, la situazione sarebbe stata gestita diversamente.
Anche nei confronti dei fattori meteomarini!
Ma cosa ha fatto saltare tutto così improvvisamente, tanto da arrecare questi notevoli danni?
Qualcuno parla di un affollamento imprevisto sulla rete internet; altri, invece, imputanto il fenomeno ad un effetto collaterale dovuto al tentativo di azionare il mega-pacco che a Malfa dovrebbe servire a far funzionare il servizio di ADSL.
La velocità di navigazione sarebbe tale che l'energia dell'intera isola risulterebbe insufficiente a far funzionare la centralina.
Che venga quindi tutto rimandato al mittente anche stavolta?